giovedì 24 marzo 2011

MOSTRA SEMENTI ANTICHE (e non solo) a Fonzaso


Una giornata per condividere idee, proposte, saperi, esperienze.. per stimolare un agricoltura sana, basata su tecniche di coltivazione naturale/biologica, su biodiversità, auto produzioni.. su un rapporto di fiducia e conoscenza reciproca tra chi produce e chi acquista.. rispettosa di territorio salute e paesaggio..

Una giornata che si svolgerà domenica 3 aprile a Fonzaso (BL) che abbiamo intitolato:

“CHI SEMINA RACCOGLIE

Saranno infatti le sementi le grandi protagoniste di questo spazio condiviso Oltre ad alcune “mostre di sementi antiche” (la nostra e quella di altri gruppi e associazioni venete) daremo vita all’ antica pratica dello “scambio di sementi antiche” Sia per stimolare l’autoproduzione e per evitare che alcune varietà si estinguano, ma anche e soprattutto per dire NO a ogni forma di brevetto sui semi

Altro momento importante quello della visita all’antico eremo di “San Micel” Un percorso facile tra cenni storici, riconoscimento di erbee spontanee e la possibilità di capire l’importanza del legame tra agricoltura, paesaggio, turismo, tutela del territorio e produzioni tipiche e sane Ovviamente l’escursione è gratuita e aperta a tutte e tutti

Presenteremo anche alcuni progetti che riteniamo molto interessanti In primis quello che ha l‘ ambizione di far conoscere e promuovere uno dei prodotti tipici della nostra zona..

il fagiolo “Bonel” di Fonzaso

Ma parleremo anche di “Gruppi di Acqusito Solidale” e di “agricoltura relazionale” Un agricoltura basata su tecniche di coltivazione naturali/biologiche, rispettosa di biodiversità, territorio, paesaggio e salute In cui ha un ruolo fondamentale la conoscenza reciproca tra chi produce e chi acquista Un conoscersi che consente di far luce su formazione del prezzo e metodologie di coltivazione

Non mancheranno assaggi e momenti di convivialità e condivisione

Crediamo molto in giornate come questa di Fonzaso, molto concrete, semplici, dirette

Anche per prendere consapevolezza che viviamo in un territorio molto bello, ma anche molto fragile, ricco di biodiversità e al contempo minacciato da un agricoltura intensiva, industriale, intrisa di pesticidi, fitofarmaci.. veleni

Crediamo sia molto importante creare spazi e momenti in cui prender atto, testimoniare, denunciare situazioni, pericoli e opportunità.. per consentire a questa nostra terra.. a ogni terra..di esprimere appieno le sue tipicità e potenzialità

Vi aspettiamo!!!

Gruppo coltivare condividendo GASDOTTO

www.coltivarcondividendo.blogspot.com coordinamento Gruppi di Acquisto Solidale prov di BL

CHI SEMINA RACCOGLIE

Giornata dedicata a:

MOSTRA e SCAMBIO SEMENTI ANTICHE

Presentazione dei progetti:

“Agricoltura Relazionale”- “Gruppi di Acquisto Solidale”

e soprattutto:

FAGIOLO BONEL di FONZASO

CAMMINATA CON VISITA A “SAN MICEL

tra storia, paesaggio e riconoscimento erbe spontanee (partenze previste per le ore 10 e 15)

Vi aspettiamo a FONZASO (BL)

Presso Casel “SAN FILIPPO” (nei pressi del Municipio)

Domenica 3 aprile 2011

Con inizio alle ore 10.00

Per informazioni e prenotazioni (per escursioni)

www.coltivarcondividendo.blogspot.com

3336889954 (tiziano)

domenica 20 marzo 2011

SFORAMENTI DELLE POLVERI SOTTILI.. FINITO IL BONUS (e per frotuna che è piovuto...)


dal corriere delle alpi (per leggere l'articolo cliccare qui)

In tre mesi raggiunto il tetto di giornate fuorilegge

FELTRE. Aria troppo inquinata 32 volte su 72. Sono impietosi i dati sulle concentrazioni di Pm10 nell'area feltrina pubblicati dall'Arpav: in due mesi e mezzo si è quasi raggiunto il tetto massimo di 33 giorni di sforamenti consentito in un anno dalle norme comunitarie. I grafici sulle polveri sottili della centralina di via Colombo sono schizzati fino a picchi di 144 e 130 microgrammi per metro cubo contro i 50 di parametro limite e l'ultima serie nera dal 9 al 13 marzo indica valori di 54, 80, 123, 114 e 66. Da qui parte l'appello del movimento Cinque stelle, che si aggiunge agli interventi di Legambiente (rivolto alla Regione) e del comitato Pra' Gras (a comuni e Provincia). «In questi settantadue giorni abbiamo respirato aria "scadente" e "pessima" praticamente una giornata sì e una no», tuonano i portavoce del gruppo. «I dati dell'Arpav sono allarmanti. Sappiamo che l'innalzamento dei livelli di polveri sottili è tipico del periodo invernale e condizionato dalle caratteristiche della vallata, in una conca senza ricambio d'aria e con problemi di inversione termica, ma non possiamo aspettare che sia la pioggia a contrastare questo pericolo per la salute dei cittadini», proseguono. «E' tempo che l'amministrazione attui azioni concrete, anche insieme ad altri comuni, per ridurre drasticamente le emissioni di inquinanti». Ma se negli ultimi mesi è stato approvato un piano d'azione in undici mosse contro le Pm10 - tra cui la rottamazione delle vecchie stufe a legna o carbone e delle caldaie a gasolio o a legna - e sono stati dirottati fuori dal centro i veicoli Euro 0 e i mezzi pesanti, quello che chiede il movimento Cinque stelle è di «ridurre drasticamente il numero delle auto circolanti in città, creando una mobilità alternativa efficiente che punti sui mezzi pubblici». Per raggiungere l'obiettivo «servono politiche volte ad incentivare anche l'uso delle bici». E ancora: «E' necessario monitorare tutti gli insediamenti industriali presenti sul nostro territorio, in modo da avere un riscontro di quali siano le fabbriche e le industrie potenzialmente più pericolose per la salute».

sabato 12 marzo 2011

riceviamo e pubblichiamo.. UNO SCRITTO CHE FA RIFLETTERE...

Ci sono i buoni e i cattivi. Sempre.

Ci sono comitati e comitati, come c’è (ci dovrebbe essere) politica e politica.

Ci sono quelli che ritengono che spostare rifiuti bruciati di 50 metri e chiamarla bonifica sia una pagliacciata e chi ritiene che sia sensato. Ci sono quelli che sono tranquilli perché tutto è a norma e chi ritiene che le norme siano illegittime e contrarie all’essenza del diritto. Ci sono quelli che da tre anni stanno lanciando l’allarme e quelli che definiscono “allarmisti” chi lancia l’allarme. C’è chi si espone e chi si fa pubblicità.

Allora andiamo oltre e chiariamo meglio queste differenze.

Ci sono quelli che stanno sacrificando tempo e salute in una vana opposizione ad un sistema che nasconde veleni e pianta tumori e poi ci sono quelli che stanno investendo il loro tempo in un progetto di crescita politica ed economica personale.

Ci sono quelli che non ritengono quantificabile la salute e la vita di un territorio e quelli che stanno cercando di sedersi al banchetto delle compensazioni.

Ci sono quelli che perdono sonno e soldi per mettere insieme uomini e mezzi e poi ci sono mezzi uomini .

Ci sono i buoni e i cattivi. Sempre.

Ci sono comitati e comitati, come c’è (dovrebbe esserci) politica e politica.

Come distinguere i buoni dai cattivi? I buoni, quando perdono, piangono, perché hanno sempre da perdere qualcosa, quello in cui credono, quello che hanno a cuore, quello per cui si battono.

I cattivi, invece, non perdono mai.

I cittadini contro la centrale (a Trichiana)


dal corriere delle Alpi dell 11marzo 2011

TRICHIANA. Sì alla salute, no alla centrale. Con questo slogan un gruppo di cittadini protesta contro la realizzazione della centrale termoelettrica a biomasse nel piazzale dell’ex Cementegola al Bivio san Felice. «L’aria è di tutti, l’aria è nostra», si legge nel volantino, che sta girando in queste ultime ore, soprattutto via mail, tra le persone preoccupate che l’impianto porti a immettere in atmosfera sostanze fortemente inquinanti, e nocive per la salute. Tra queste vi sono «diossina, PM10, benzo(a)pirene, elementi cause di tumori e patologie dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio», si legge.
«La centrale andrebbe quindi ad aggravare la situazione in termini di salute della nostra provincia, area purtroppo già ad alta incidenza tumorale». Tanto più che «in Valbelluna e nel Feltrino si verificano già numerosi superamenti del livello delle PM10 e di benzo(a)pirene», continua il gruppo, che teme che gli effetti nocivi dell’impianto si ripercuotano su tutta la Valbelluna e fino al Feltrino, creando nuove criticità in un territorio che non brilla per qualità dell’aria.
La richiesta di autorizzazione per la costruzione della centrale è stata presentata da una ditta privata pochi giorni prima che entrasse in vigore una legge regionale che blocca la realizzazione di questi impianti. Il progetto prevede lo sviluppo di una potenza di 5,2 MW termici e 1 MW elettrico bruciando biomassa legnosa per l’equivalente di circa 150.000 quintali di legna all’anno (pari al consumo annuo di legna di circa 3.000 famiglie bellunesi).
«Solo la presenza di incentivi pubblici (fra i più alti del mondo e pagati da tutti i cittadini nelle bollette elettriche) rende possibile la realizzazione di centrali termoelettriche di questo tipo», attacca il gruppo dei contrari.
«Ricordiamo alle autorità interessate al rilascio dell’autorizzazione che la Direttiva dell’Unione Europea 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria ambiente, all’articolo 1 individua tra i suoi obiettivi quello di mantenere la qualità dell’aria ambiente, laddove è buono, e migliorarlo negli altri casi. La centrale sarà un grande impianto che funzionerà 24 ore su 24 per tutto l’anno e sarà situata a poche centinaia di metri dalla Piazza Tina Merlin».
Dunque in pieno centro. Il gruppo ricorda poi che «Trichiana è già servita dal metano, combustibile molto meno inquinante rispetto a quelli bruciati nella centrale termoelettrica» e che «a causa del trasporto del legname vi sarà un aumento del traffico pesante sulle strade che produrrà ulteriore inquinamento, il quale, oltre ad essere respirato dalla popolazione, si potrà depositare sui nostri orti e terreni compromettendo le produzioni agricole».
Tra i timori ci sono anche la possibile perdita di valore delle abitazioni e dei terreni, il blocco dello sviluppo turistico del territorio e il fatto che la centrale non ridurrà i costi della bolletta delle singole famiglie. «E’ questo il futuro che vogliamo per la Valbelluna?», si chiedono i cittadini, che si mobiliteranno contro la realizzazione di quello che, nelle mail, viene definito «mostro».
E non è finita qui, perchè pare che le centrali a biomassa che si vogliono realizzare in provincia siano due: una a Trichiana, l’altra a Pieve d’Alpago. «Devono essere fermate entrambe».
(Alessia Forzin)

giovedì 10 marzo 2011

SABATO 12 MARZO - PRESIDIO AL BIM


Sabato 12 marzo a partire dalle ore 10 presso la sede del Bim GSP in via Tiziano Vecellio a Belluno è previsto un presidio del Comitato Acqua Bene Comune e di cittadini bellunesi che chiedono le dimissioni dei vertici della Società di gestione del servizio idrico integrato.

Riteniamo questo un atto dovuto di assunzione di responsabilità da parte di un consiglio di amministrazione che pur a fronte di una ridotta attuazione degli interventi programmati è riuscito, per propria approssimazioni gestionale, ad accumulare nel tempo un rilevantissima esposizione finanziaria verso banche e fornitori, non sostenibile neppure con gli incrementi tariffari attuati e sempre nei limiti massimi previsti dalla legge.

Il tardivo tentativo di scaricare esclusivamente sui ritardi dell’ATO (Sindaci) la responsabilità di questa grave situazione del servizio idrico integrato risulta inaccettabile per l’oggettiva ed ambigua situazione di sovrapposizione di ruoli di controllati e controllori degli stessi componenti del BIM GSP che in ogni caso dovevano rispettare e far rispettare scadenze ed impegni operativi pur previsti dalle convenzioni gestionali sottoscritte.

I vertici del Bim hanno inoltre la grave responsabilità di aver pubblicamente rimosso contraddizioni gestionali ed incongruenze normative e proposto pessimi rimedi ( aumento esponenziale tariffe ed ingresso dei privati) al progressivo indebitamento e ciò in contrasto anche con il mandato politico per una gestione esclusivamente pubblica, solidale e trasparente del servizio idrico come auspicata dalle comunità locali.

Di questo, dei prossimi referendum sull’acqua, della difesa dei diritti di cittadinanza discuteremo sabato a Belluno con tutti coloro che vorranno esserci perché: si dice acqua ma si legge democrazia.

Comitato Acqua Bene Comune

sabato 5 marzo 2011

I VERTICI DEL GSP VANNO AZZERATI (comitato Acqua Bene Comune)


dal Corriere delle Alpi on line
BELLUNO. Tutti giù dalle poltrone i vertici di Bim Gsp, Ato compreso: il «buco» milionario nel bilancio della gestione idrica provinciale ha spinto in piazza il Comitato Acqua bene comune, che ha dato vita a una conferenza stampa pubblica sotto la prefettura. Scelto un luogo simbolo per bandiere e striscioni, la fontana di piazza Duomo, davanti alla quale Valter Bonan e altre persone, tra amministratori e consiglieri comunali e provinciali, hanno chiesto l'«azzeramento» dei vertici delle società coinvolte in una gestione definita «fallimentare»: «E ora vogliono far pagare i loro errori ai cittadini, aumentando le tariffe del 5%». «E' indecoroso il balletto di responsabilità al quale assistiamo», ha esordito Bonan. «Tutti sono responsabili di questa esposizione finanziaria rilevantissima, ma a quanto pare non ci sono padri: va azzerato ciò che è stato inefficace e inefficiente, chi non ha saputo gestire un indebitamento di queste proporzioni deve dimettersi. Si pensi che, a fronte di questa esposizione, è stato realizzato il 25% degli obiettivi del piano di ambito. E' l'indice percentuale di realizzazione più basso nel Veneto». In poche parole, gli acquedotti sono per la maggior parte dei colabrodo. Acqua bene comune ha deciso anche di organizzare un sit-in per sabato prossimo, sotto la sede del Bim, per protestare contro questa situazione. Ieri, nel frattempo, il comitato è stato ricevuto dal prefetto al quale è stata sottoposta anche la «questione Maroni». Il ministro ha fissato i referendum per il 12 giugno, non lo stesso giorno delle amministrative: «Ha paura del voto o delle firme raccolte»? Ma è la questione «falla» a scatenare le critiche contro amministratori pubblici e dirigenti delle società del servizio idrico integrato. Con Bonan anche sindacalisti e i consiglieri provinciali Irma Visalli e Claudia Bettiol: «Ho letto le ultime dichiarazioni del presidente Bottacin», ha detto Bettiol, «dice di voler aumentare le tariffe idriche del 5% anche per un periodo di 31 anni: ma si rende conto di quel che dice? Un rincaro significa scaricare senza pudore sui cittadini il buco di gestione di Gsp. Non
hanno mai amministrato e oggi che i finanziamenti bancari non ci sono più, dicono ai cittadini di pagare. E parlo di un buco fatto per sostenere campagne elettorali, perchè conosciamo tutti le elargizioni fatte». «Il Bim è diventato una costellazione di potere e il settore pubblico deve fare il suo lavoro di controllo», ha chiuso Visalli. «Cosa mai avvenuta». La protesta va avanti anche con la costituzione di un comitato di enti locali per il sostegno ai due sì nei referendum. (cri.co.)

martedì 1 marzo 2011

..NONOSTANTE LA PIOGGIA...

La cosa ci ha lasciato un po' perplessi..
infatti in questa prima mattinata di marzo osservando la piana di Fonzaso abbiamo notato la presenza della famigerata "cappa"
Un fenomeno causato dall'inversione termica che trattiene al suolo polveri ed inquinanti
Auspichiamo da sempre che ciò induca alla riflessione chi vorrebbe insediare in quella zona fonderie o industrie pesanti..


a lasciarci molto perplessi anche il bolletitno ARPAV sulla polveri sottili rilevate nella zona feltrina.. Nonostante pioggia e neve di questi giorni siamo al limite..e anche oltre..
...chiediamo ancora una volta.. con forza.. perchè non fare una analisi approfondita e individuare le fonti di tale inquinamento?
.. noi qualche sospetto (fondato) lo abbiamo..

.. già molte volte abbiamo diffuso ricerche scientifiche e dati medici che ci dicono quanto pericolose sono le polveri sottili e le nanoparticelle per la slaute..soprattutto dei bambini..
CHI CONTINUA A FARE FINTA DI NULLA (ricordiamo che i Sindaci sono i massimi responsabili della salute dei cittadini) SI ASSUME UNA GRAN BELLA RESPONSABILITA'...