sabato 30 gennaio 2010

"SPERIAMO CHE IL BUON DIO CI MANDI UN PO' DI PIOGGIA... O DI NEVE"


Pare proprio che, dinnanzi all' immancabile impennarsi delle polveri sottili, l'unica soluzione davvero valida sia la pioggia.. o la neve..
Abbiamo più volte evidenziato, come in quasta nostra vallata stretta e con poco ricircolo d'aria, da novembre ad aprile si nota una preoccupante impennata delle pm 10 ..le cosidette polveri sottili. Non è infatti una novità che l'inversione termica trattenga al suolo polveri ed inquinanti e i nostri bronchi, il nostro sistema respiratorio, inevitabilmente ne risenta
Siamo convinti che non sia facile trovare la "soluzione" a questa preoccupante situazione (ma anche che la volontà di affrontarlo e risolverlo sia davvero poca)
Certo è, che sarebbe, per lo meno auspicabile abbandonare ogni ipotesi di AGGIUNGERE EMISSIONI INQUINANTI a quelle che già ci sono (pensando magari di ampliare o insediare fonderie, inceneritori e industrie impattanti) Ma anche di non concedere e RITIRARE OGNI "DEROGA SULLE EMISSIONI" a tutte quelle aziende ad alti impatto ambientale

Interessante l'articolo di qualche giorno fa del Gazzettino:
"POLVERI FINI E' ALLARME ROSSO"
Feltre in gara con Milano. Come posta un sacco di polvere e tanti problemi respiratori connessi.Le famigerate Pm 10 sono in aumento. E il contatore dell’Arpave sembra "impazzire"... (per leggere l'intero articolo cliccare qui)

CONSIGLIAMO LA VISIONE DI QUESTA PAGINA (dei Genitori anti smog) IN CUI SONO RIPORTATE UNA SERIE DI PROBLEMI (SOPRATTUTTO PER I BAMBINI) legati alle polveri sottili (cliccare qui per leggerlo)

A BREVE SARA' A DISPOSIZIONE DI TUTTI UN DOCUMENTO SCIENTIFICO CHE DIMOSTRA COME L'INQUINAMENTO PRODOTTO DALLE STUFE E' DI GRAN LUNGA MENO PERICOLOSO DI QUELLO INDUSTRIALE E DEGLI INCENERITORI

giovedì 28 gennaio 2010

I BARBIERI SLEALI SULLA TV DEL PREMIO NOBEL AL GORE !!!!

Ennesima "impresa" degli amici del Comitato "Barbieri Sleali" di Borgo Valsugana che dopo le riuscitissime iniziative che hanno organizzato.. questa volta li troviamo (addirittura) SULLA TV DEL PREMIO NOBEL AL GORE !!!!
PRENDETEVI MEZZ'ORA DI TEMPO E GUARDATE QUESTO INTERESSANTISSIMO VIDEO !!!



DI SEGUITO RIPORTIAMO: Stralci tratti dalle perizie dei consulenti nominati dalla Procura della Repubblica Maggio-Novembre 2009
(la documentazione completa puo’ essere richiesta da ogni singolo consigliere al proprio Comune o Comprensorio)

Gli accertamenti – emissioni e avvelenamenti di ARIA e SUOLI
“Gli accertamenti condotti sia all’interno che all’esterno dello stabilimento portano alla conclusione che gli inquinanti emessi dalla Acciaieria Valsugana S.p.A. si propagano fino ai luoghi circostanti lo stabilimento.
Durante le fasi di produzione dell’acciaio (fusione, affinazione, spillaggio, colata, carica) originano emissioni sia sottoforma gassosa sia sottoforma di polveri. In queste emissioni sono contenuti metalli pesanti, quali zinco, piombo, cromo, rame, nichel, cadmio, mercurio e altri, e inoltre inquinanti organici persistenti (POPs) quali PCDD e PCDF (policlorodibenzodiossine e policlorodibenzofurani, comunemente denominate Diossine), IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e PCB (policlorobifenili).
Gli inquinanti si originano perché il rottame impiegato nella fusione è contaminato da molte impurezze, come grassi, oli, vernici, plastiche, gomme e altre impurezze che sono contenuti negli scarti ferrosi. Le emissioni diffuse si depositano all’interno dell’ambiente di lavoro, formando strati di polveri sui pavimenti e sulle passerelle di lavoro, sui muri e sulle altre apparecchiature. Le polveri depositate, successivamente, a causa della loro movimentazione e dispersione, vengono a contatto con i lavoratori. Tutto questo rappresenta un rischio per la loro salute, in quanto le emissioni contengono sostanze organiche persistenti in concentrazione rilevanti come dimostrano le analisi dei campioni di polveri prelevate nell’ambiente di lavoro il giorno 03.03.2009.
In particolare sulla polvere depositata all’interno del capannone, campionata durante il sopralluogo del 3 marzo 2009, si è riscontrata una concentrazione di Diossine equivalenti (I – TE) di 107,80 ng/Kg (0,10780 µg/kg), che risulta sia superiore alla concentrazione ammissibile sui terreni industriali – 100 ng/kg – e sia notevolmente superiore alla concentrazione ammissibile per i terreni residenziali – 10 ng/kg – contaminazione oltre la quale viene considerata un rischio per le persone.” *

* 1 nanogrammo è un miliardesimo di grammo; come a dire un grammo di acqua rispetto a 1000 tonnellate (che è quanto contiene una piscina di 40 x 25 x un metro di profondità).

mercoledì 27 gennaio 2010

PIANO NEVE SI .. DOLOMITI PATRIMONIO DELL' UMANITA' NO?


In questo periodo uno dei temi caldi è sicuramente quello relativo al “piano neve”
Anche noi, come comitato di cittadini che ama avere una visuale a 360° sulle questioni, problematiche e potenzialità di questa nostra Provincia, abbiamo partecipato spesso a confronti, dibattiti, tavole rotonde sul “Piano Neve” in approvazione in Regione Veneto
Consapevoli di con aver conoscenze tecniche e specifiche molto approfondite ci permettiamo di porre una domanda.. che magari ai più potrà sembrare sciocca..
(ma a noi sta a cuore che si faccia chiarezza su certe questioni)
Una domanda che però è risuonata spesso in discorsi e preoccupazioni di molti..
Ci chiediamo e chiediamo..

“Ma se questo Piano Neve venisse approvato ed attuato così com’è .. c’è il pericolo che le nostre belle Dolomiti PERDANO il riconoscimento UNESCO di PATRIMONIO dell’ UMANITA’ o ci saranno delle conseguenze su questo importante riconoscimento?”

Una preoccupazione che nasce dal fatto che, nel “Piano Neve” sono previsti degli interventi anche nei siti, nei perimetri, tutelati dall’ UNESCO. Interventi che, a detta di molti, violerebbero le prescrizioni UNESCO.. che a luglio verrà a fare le prime verifiche
Chiediamo a viva voce una risposta a questo nostro interrogativo, soprattutto a Politici ed Amministratori. Crediamo sia indispensabile che i cittadini (bellunesi e non) siano informati, consapevoli e sappiano chi si assume la responsabilità politica ma soprattutto morale per l’eventuale perdita di questo importante riconoscimento

lunedì 25 gennaio 2010

..dopo le dichiarazioni del Sindaco vaccari ad Antenna 3


Nei giorni scorsi il caso Altanon di Feltre ha creato una certa discussione tra il Sindaco Vaccari e il gruppo dei contrari a questa speculazione edilizia. La discussione di questi giorni è centrata sul fatto che il Sindaco continua ad affermare che il Comune non è più proprietario dei terreni in quell'area, ma il gruppo del NO - Altanon dice che nelle tavole di progetto del Piano degli Interventi redatto nei mesi scorsi dalla sua stessa Amministrazione, sono indicati alcuni lotti di proprietà comunale che verranno ceduti alla proprietà privata in cambio di “opere pubbliche”. Il sindaco ha recentemente rilasciato un paio di comunicati stampa dicendo che quei terreni non sono più di proprietà del Comune e la colpa di ciò è della passata Amministrazione e che il gruppo del NO – Altanon sta solo facendo disinformazione. In risposta il gruppo del NO – Altanon vorrebbe che il Sindaco commentasse la tavola Allegato 20 “Catati” del Piano degli Interventi dove sono indicati i lotti comunali e quelli privati e come verranno scambiati; In risposta il gruppo del NO – Altanon vorrebbe che il Sindaco commentasse pag. 1 e 2 dell'Allegato B “Convenzione” dove a pag. 1 si legge “Che il Comune di Feltre è proprietario dei terreni ricadenti nel Piano degli Interventi 2008-C e così individuati all'N.C.T: foglio n. 61 mappale 71 sup. 2898 …. [segue elenco] ... per complessivi mq. 16156” In risposta il gruppo del NO – Altanon vorrebbe ricordare al Sindaco che durante l'incontro avuto la mattina dell'11/1/2010 quando si discuteva di queste proprietà il Sindaco ha telefonato ad un tecnico del Comune per sincerarsi della cosa e a telefonata conclusa ha detto all'incirca: che si c'èdi proprietà l'area del laghetto, ma tutte piccole cose che verranno cedute in cambio di opere di urbanizzazione. In risposta il gruppo del NO – Altanon ricorda che nello stesso incontro il Sindaco ha detto di parlare non a nome della maggioranza politica, ma della maggioranza dei cittadini, e quindi vorrebbe chiedere se il Sindaco in questa sua veste di voce della maggioranza dei cittadini ritiene che essi non siano in grado di vedere queste discrepanze tra le parole che proferisce e quelli che sono i documenti ufficiali del Comune. In risposta il gruppo NO – Altanon chiede al Sindaco di dimostrare con prove che quelle aree non sono più proprietà comunale e che non sia portavoce mediante “proclami giornalistici” che lui stesso nell'incontro ha definito “ingannevoli”. Il gruppo del No – Altanon chiede poi ai Consiglieri Comunali che saranno chiamati a votare il Piano degli Interventi dell'Altanon se avranno il coraggio di votare a favore di una cosa che viene proposta o come sbagliata (Allegati del Piano) o da chi è impreparato sull'argomento (Sindaco). Ringraziamo gli organi di comunicazione che ci concedono lo spazio di esprimerci

Cordiali Saluti WWF Gruppo no agli scempi archittetonici a Feltre Italia Nostra Comitato Pra Gras e vari privati cittadini

E' IMPORTANTE ESSERE TUTTI PRESENTI AL CONSIGLIO COMUNALE DELL' 8 FEBBRAIO 2010 !!!

domenica 24 gennaio 2010

SABATO 23 GENNAIO.. "GIORNO DI MANIFESTAZIONI"

.."NON SIAMO SCORIE E NON CI METTERETE SOTTO AL TAPPETO"..
questo lo slogan che è risuonato spesso nella affollata piazza di Borgo valsugana in un gelido sabato pomeriggio. Molte le persona giunte per dare il proprio sostegno e appoggio all'iniziativa dei comitati valsuganotti e in particolare dei Barbieri Sleali
Quattrocentocinquanta le firme raccolte a sotegno dei comitati promotori dell'iniziativa. Forte la volontà di proseguire in questa azione di impegno diretto da parte dei cittadini a tutela di ambiente, salute e qualità della vita, mentre ha suscitato molte perplessità l'operato dei politici (di tutti gli schieramenti) pronti a prendere impegni e poco propensi poi a mentanerli Molti gli interventi tra i quali anche quello del comitato Prà Gras (da semrpe vicino ai Barbieri Sleali)
Di seguito alcune foto scattate sabato)



(cliccare qui per vedere altre pagine in cui si parla dell'iniziativa di Borgo Valsugana)





















SEMPRE SABATO.. IN VAL DI SUSA...

Fa sempre un certo effetto vedere decina di migliai di cittadini sfilare (a temperature polari) per difendere, non solo la propria valle ma anche il diritto alla partecipazione e al "dire la nostra".. per difendere la democrazia.. Come del resto fa un certo effetto vedere le foto del Presidio di Borgone dato alle fiamme In quel presidio era conservata anche la bandiera del Comitato Prà Gras che lo scorso anno consegnammo agli amici della Val di Susa..
(di seguito il comunicato del comitato valsusino)
Ieri i numeri della Valle di Susa: 40 mila persone su una Valle di 60 mila che scendono in piazza per dire no al tav, no alle trivelle e no alla militarizzazione che si portano dietro. Il popolo è quello di sempre: donne, moltissimi bambini, anziani, studenti, operai, commercianti… Tutti: come è più del 2005. Tutti a sfilare nonostante il termometro segnasse -3. Anche questo è un segnale. A prescindere ci siamo. E se alle 18 di un giorno infrasettimanale mille persone bloccano un autostrada o assediano una trivella sanno chi hanno dietro.
Ieri sera la soddisfazione era enorme, in Valle si respirava un aria serena dopo una settimana fatta di notti all'addiaccio e di confronti con le forze dell'ordine.
Poi alle 3.00 arriva la notizia: il presidio di Borgone completamente distrutto da un incendio. Sui muri vicini la firma: SI TAV.
La mafia ha risposto alla manifestazione come sa fare. Agendo nel cuore della notte e distruggendo un simbolo della nostra lotta. Come a Bruzolo la scorsa settimana. Di notte come le trivelle arrivare questa settimana. Ma se pensano di intimorirci o di spaventarci si sbagliano. Questi gesti non fanno che rafforzare la nostra lotta e la nostra unità. E'chi fa questi gesti che dimostra la paura di aver perso. Sono alla frutta e lo dimostrano. Noi non abbiamo paura e non indietreggeremo di un millimetro.Il presidio di Borgone è già stato ricostruito questo pomeriggio
Ps.: questa mattina c'è stata il convegno sì tav al Lingotto di Torino. Non meriterebbe neanche una riga di commento visto il flop che hanno fatto, senonchè i mandanti politici del vile gesto di questa notte sono quei politici che ogni giorno esasperano i toni e insultano una popolazione rea di voler difendere il proprio territorio e il proprio futuro. Quei politici erano quasi tutti presenti dentro la sala del Lingotto.

venerdì 22 gennaio 2010

VALSUGANA: TROVATA DIOSSINA NEL LATTE.. e domani si MANIFESTA

Due campionamenti fatti da privati cittadini e analizzati da un laboratorio di Modena
Il campione, consegnato il 28 settembre, è stato analizzato dal laboratorio Neotron di Modena, che ha provveduto a rilevare la presenza sia di metalli pesanti che di diossine. Ebbene, in entrambi i campioni sarebbero stati trovati quattro o cinque (nel secondo caso, quello indicato in fotografia) tipi di diossina. “Questo contraddice quanto ha affermato l’assessore”, denunciano i cittadini. Sul rapporto di prova sono indicati policlorodibenzo-p-diossine e policlorodibenzofurani: le diossine sono infatti una famiglia di composti e si caratterizzano per essere formate da un anello benzemico con atomi di cloro. Proprio la presenza di un numero più o meno elevato di atomi di cloro ne determina la tossicità. (per leggere l'intero articolo cliccare qui)

SEMPRE SULLA VALSUGANA UN INTERESSANTE REPORT DEL MANIFESTO
L’acciaieria tossica che nessuno ha fermato
Che l’impianto industriale di Borgo in provincia di Trento, producesse “strani fumi” lo sapevano da trent’anni. Ma c’è voluta la determinazione delle associazioni per far aprire un’inchiesta. Domani, una manifestazione in valle.
n questi giorni il procuratore della Repubblica di Trento Stefano Dragone, e il governatore del Trentino, Lorenzo Dellai, detto “il principe” dai suoi concittadini/sudditi, sono volati a Roma, convocati per un’audizione dalla commissione bicamerale d’inchiesta sui rifiuti, sollecitata da due parlamentari trentini della Lega Nord, Maurizio Fugatti e Sergio Divina, che l’ha anche promossa, insieme al senatore Giacomo Santini (Pdl), autore di un’istanza sugli stessi fatti alla Corte di Strasburgo.Nel mirino due vicende che travolgono imprenditori, politici, enti locali, macchiando l’immagine del Trentino insula felix: la situazione dell’Acciaieria di Borgo Valsugana, attualmente sotto sequestro e controllata da un custode giudiziario, e la discarica di Monte Zaccon, pure sequestrata su ordine della magistratura, in località Marter di Roncegno, paese turistico-termale dall’architettura liberty, in cui si trova il prestigioso Palace Hotel, che fu meta di tutta l’alta aristocrazia europea.
(per leggere il resto della'rticolo cliccare qui)

DOMANI (SABATO 23 DICEMBRE) UNA DELEGAZIONE DLE COMITATO "PRA' GRAS" SARà PRESENTE ALLA MANIFESTAZIONE DI BORGO VALSUGANA, ORGANIZZATA DAL COMITATO "BARBIERI SLEALI"

mercoledì 20 gennaio 2010

TUMORI NEL FELTRINO .. e UN APPELLO DALLA VAL DI SUSA


LA NOTIZIA E' COMPARSA OGGI SUL GAZZETTINO E NON E' PASSATA INOSSERVATA.. PER L'ENNESIMA VOLTA SI PONE L'ATTENZIONE SULL'INCIDENZA DEI TUMORI NEL FELTRINO E SUL FATTO CHE "IL TUMORE NEL FELTRINO COLPISCE SOPRATTUTTO LE VIE RESPIRATORIE"
Il tumore nella zona del Feltrino colpisce soprattutto le vie respiratorie. I dati sull’incidenza dei carcinomi nell’Ulss 2 rivelano che, rispetto alle altre zone del Veneto, sono maggiormente presenti casi di tumore all’esofago e allo stomaco, sia per quanto riguarda gli uomini che le donne. Negli uomini sono presenti in grande rilevanza anche alla laringe, al polmone, al pancreas e alla prostata, mentre il linfoma di non-Hodgkin (sistema linfatico e le difese immunitarie) colpisce in larga misura sia uomini che donne. In quest’ultime sono meno rilevanti invece, rispetto ai dati regionali, i tumori al colon-retto e alla mammella.
QUASI TUTTE LE MAIL GIUNTE PER SEGNALARE L'ARTICOLO HANNO MESSO IN RELAZIONE I TUMORI ALLE VIE RESPIRATORIE CON "CAPPA" (causata dall'inversione termice che insiste nella nostra vallata bloccando a terra le polveri e gli inquinanti)
..NOI NON CI SPINGIAMO A TANTO MA CREDIAMO CHE UNA RIFLESSIONE SIA INDISPENSABILE SOPRATTUTTO QUANDO SI VOGLIONO INSEDIARE O AMPLIARE AZIENDE IMPATTANTI, FRUTTETI INTENSIVI, INCENERITORI ECC...

APPELLO DALLA VAL DI SUSA

Stamattina i no tav sono stati caricati e alcuni risultano feriti (tra essi anche l'amico Perino al quale circa un anno fa consegnammo la bandiera del comitato Prà Gras in segno di solidarietà)
Sabato è fondamentale andare in Val Susa perchè hanno bisogno di tante persone. Si sta costruendo un pulmann e per chi vuole partecipare mandi un messaggio a Daniele del Presidio di San Pietro. La partenza è circa alle otto e il ritorno alle dieci di sera, costo venti euro.
Info: Daniele 3387986022

un interessante riflessione sulla questione "TAV in Val di Susa, per leggerla cliccare qui

martedì 19 gennaio 2010

INTERESSANTE RIFLESSIONE DEL DOTT. CAPPELLETTI SULLA QUESTIONE PESTICIDI IN AGRICOLTURA


L’imbroglio dei pesticidi Il Trentino deve cambiare (e non solo in Trentino aggiungiamo noi)

dopo le analisi effettuate dal Comitato per salute della val di Non che dimostrano la presenza di pesticidi nelle urine dei residenti, c’è da chiedersi se la cosiddetta lotta integrata possa avere una qualche validità o sia solo un espediente per far arrivare ai nostri agricoltori i soldi della comunità europea. La lotta integrata dovrebbe ridurre notevolmente i livelli di pesticidi salvaguardando le proprietà vicine e la salute collettiva. In realtà così non è,evidentemente
qualche trappola per la confusione sessuale non ha dimostrato di ridurre significativamente l’impiego dei «veleni».
L’ultima indagine di Legambiente sui pesticidi per il Trentino riporta dati catastrofici. Su 22 mele analizzate solo un campione è privo di pesticidi e addirittura 9 sopra i limiti di legge. A sentire i consorzi dei produttori solo il 1-3% delle analisi risulta positiva. In realtà i dati di Legambiente dimostrano che il Trentino è fra i più grandi utilizzatori di pesticidi per ettaro.
Come si conciliano i dati di Legambiente con i dati dei consorzi? Semplicemente i consorzi quando riportano i loro dati non si riferiscono a campione cioè a mela, ma portano le percentuali di positività rispetto al numero di analisi effettuate.
Su ogni mela si effettuano 100 analisi circa di pesticidi: ebbene se ne trovo 1 pesticida per mela posso comunque dire che solo l’1% delle analisi era positiva. Se trovo 3 pesticidi per ogni mela analizzata, posso sempre dire che solo il 3% delle
analisi è risultato positivo.

Con imbrogli di questo tipo il Trentino sta disattendendo le sollecitazioni della comunità europea di ridurre l’impiego di pesticidi e questo a scapito della salute della propria gente. La comunità europea ha stanziato 53 miliardi di euro per le misure agroalimentari e di benessere animale. Questo denaro dovrebbe andare alla conversione a una agricoltura biologica con ritorni ambientali e di salute e
non al mero sostegno del reddito di chi pratica la cosiddetta lotta integrata«alla trentina».
La politica trentina deve venire a capo di questo problema.
Col contributo dei consorzi produttori si devono mettere in campo risorse ed energia per una conversione decisa verso il biologico vero. Ci sono bellissimi esempi da seguire di valli alpine che si sono vocate al biologico con ripercussioni positive sulla salute. Per contro la triste monocultura sta producendo malattie nervose
(per mancanza di spazi di relazioni) oltre che organiche dovute ai pesticidi.
Roberto Cappelletti (medico e Sindaco)

lunedì 18 gennaio 2010

SAPA.. UN SILENZIO CHE FA "RUMORE"

INTERESSANTE RIFLESSIONE DI CARLO D' ALBERTO SULLA QUESTIONE "SAPA A FELTRE" PUBBLICATA SUL GAZZETTINO E CHE CONDIVIDIAMO

Silenzio sulla realizzazione della nuova fonderia della Sapa. Un silenzio che fa rumore fra coloro che stanno attendendo notizie precise sull'iter tecnico per la costruzione dell'impianto. Domani il sindaco incontrerà gli ambientalisti ma questo, ai cittdini sembra non bastare.
Timori che l'ingegner Carlo D'Alberto,che si fa portavoce degli abitanti della zona sud-est di Feltre preoccupati per la mancanza di informazioni, ha deciso di mettere nero su bianco.
«È dal 9 luglio scorso, giorno in cui il sindaco di Feltre ha organizzato una riunione per “informare la cittadinanza” sull'iter della nuova fonderia Sapa, che sulla vicenda sembra sceso il silenzio. Rassicurati dal Dirigente dell'Ufficio Urbanistica comunale che l'autorizzazione riguardava un ampliamento del piazzale di stoccaggio e di una torre piezometrica, tutto tace sul Piano di Intervento attuativo e sul Piano di Assetto del Territorio».
Alla luce di questo, D'Alberto dice che «non si sa nulla nemmeno sulla sorte dei forni di seconda mano, già acquisiti prima dell'ottenimento delle concessioni e rivelatisi non della migliore tecnologia, come ammesso dal direttore dell'azienda».
«Nessuna notizia circa una presunta fornitura da parte della stessa Sapa di rottame da fondere, in assenza di disponibilità di billette (lingotti cilindrici in alluminio), dimostratasi non utilizzabile per la presenza di materiale “spurio” - continua D'Alberto, ma nemmeno sul ricevimento da parte della Ulss 2 di Feltre delle assicurazioni da produrre da parte della Sapa in base alle prescrizioni richieste». «Non si è saputo nulla nemmeno delle proposte formulate dal Presidente del Consiglio comunale, Dario Bond, sulle prescrizioni da porre all'azienda in tema di futuri controlli a sorpresa sulla qualità di materiale ed emissioni. E ora che l’alluminio primario potrebbe venira a mancare con la possibile chiusura degli stabilimenti Alcoa di Porto Marghera e Porto Viesme, che ripercussioni ci potranno essere per la Sapa di Feltre».
D'Alberto conclude con una stoccata: «Tutto tace, ora è il tempo per la campagna elettorale per le regionali, alle problematiche ambientali del territorio feltrino si penserà dopo».

LUNEDì 18 L'INCONTRO DEL SINDACO VACCARI CON "GLI AMBIENTALISTI" SULLA QUSTIONE SAPA. PER RISPONDERE AD ALCUNE MAIL CHE CI SONO GIUNTE RICORDIAMO CHE A TALE INCONTRO IL COMITATO NON HA PARTECIPATO
...DI SEGUITO L'ARTICOLO PUBBLICATO OGGI DAL GAZZETTINO SULL'INCONTRO IN QUESTIONE

"SAPA: IL COMUNE CONTROLLA"
Comune e Wwf per una volta a braccetto. A unirli, la questione dell’ampliamento dello stabilimento Sapa. È il risultato dell’incontro di ieri mattina tra il sindaco Gianvittore Vaccari, l’assessore Ennio Trento e i rappresentanti dell’associazione ambientalista, con in prima fila il presidente Augusto De Nato. Un incontro interlocutorio che però avrebbe gettato le basi per una collaborazione concreta tra Comune e sezione feltrina del Wwf. L’associazione si è impegnata a consegnare al sindaco entro breve una scheda con le valutazioni tecniche che servirà poi a creare un sistema di prescrizioni di garanzia. Indicazioni importanti, già anticipate nell’incontro di ieri dal Wwf e che sarebbero condivise in pieno dall’Amministrazione di Feltre.
«Abbiamo spiegato ai rappresentanti del Wwf – ha detto Vaccari – che come Comune non abbiamo dato un via libera incondizionato alla Sapa, ci sono dei miglioramenti sulla sicurezza ambientale e sul sito stesso che l’azienda deve garantire. Il Comune vuole stendere un protocollo di controllo preciso e per questo la collaborazione del Wwf è molto importante. Ci faranno avere le loro valutazioni tecniche puntuali in modo che potremo costruire un sistema di prescrizioni di garanzia per tutti che comunicheremo sia alla Provincia, che ha competenza ambientale, che alla Sapa».
Soddisfatto ma cauto, com’è nel suo stile, De Nato. «Il sindaco si è dimostrato molto disponibile e particolarmente aperto con noi – commenta – se son rose fioriranno, oggi abbiamo chiacchierato, la prossima volta vediamo se alle parole seguono i fatti. La questione è molto delicata, si parla di tutela dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini di Feltre, di posti di lavoro. Noi vogliamo garanzie che qui verrà trattato prodotto pulito, non vogliamo che Feltre si trasformi nel ricettacolo degli scarti di tutta Europa».

sabato 16 gennaio 2010

SABATO 23 GENNAIO (ore 15) MANIFESTAZIONE A BORGO VALSUGANA



Vi comunico che sabato 23 gennaio 2010 dalle ore 15 ci sara' una grande manifestazione in Piazza Degasperi a Borgo Valsugana per salvaguardare la nostra salute, il nostro ambiente, il nostro territorio. I poteri forti stanno disorientando la gente ? Bene. Troviamoci per dimostrare loro che le idee ce le abbiamo ben chiare e che, comunque, VOGLIAMO renderle ancor piu' chiare ! PARTECIPIAMO TUTTI e DIFFONDIAMO l'evento sostenendo l'importanza di parteciparvi ! Lottiamo oggi per salvare il domani..
(tratto dal gruppo facebook "Sani in un ambiente sano in Valsugana" per visitare o iscriversi al Gruppo cliccare qui)

IL COMITATO PRA'GRAS ESPRIME PIENA VICINANZA E COLLABORAZIONE CON GLI AMICI DELLA VALSUGANA!!

giovedì 14 gennaio 2010

PESTICIDI.. ALTANON E SINDACATI..


PREOCCUPANTE NOTIZIA DALLA VAL DI NON
..che ci induce a chiedere con maggior forza "MASSIMA ATTENZIONE VERSO I PESTICIDI"

«Nelle urine pesticidi sei volte maggiori»
14/01/2010 08:52 (l'Adige)
VALLE DI NON - Il Comitato per il diritto alla salute in Valle di Non con una propria indagine, commissionata ad uno dei migliori laboratori accreditati italiani, non trentino, mette fortemente in dubbio la valenza delle indagini volute dall'Azienda sanitaria provinciale sul livello di esposizione ai prodotti fitosanitari dei cittadini nonesi che vivono in zone ad alta densità «melicola» (i cui dati sono stati solo in parte anticipati). L'indagine pubblica a detta del Comitato era limitata nei contenuti e portata avanti in modo scarsamente appropriato. «Dai nostri risultati emerge che la quantità dell'unico metabolita ricercato nelle urine della gente è molto superiore alle concentrazioni trovate dall'Azienda sanitaria: 4 volte di più nella media ma soprattutto 6 volte di più nei bambini di cui la loro indagine non si è preoccupata. Inoltre noi abbiamo fatto ricercare ulteriori metaboliti che sono stati ritrovati in quantità preoccupanti nelle urine delle persone testate». Il Comitato noneso (30 soci attivi ma un migliaio di persone che hanno sottoscritto una petizione da questo proposta per maggiori controlli nel rapporto tra agricoltura intensiva e popolazione residente) a fine 2008 era stato informato dal Comprensorio dell'intenzione dell'Azienda sanitaria di attivare un monitoraggio sui livelli di esposizione ai prodotti fitosanitari di un gruppo di persone residenti in Valle di Non. Al Comitato erano state in seguito comunicate le modalità dell'indagine. «Riscontrammo - ci dicono i rappresentanti del gruppo - grosse lacune e limitazioni nel progetto e constatammo che i nostri suggerimenti non erano stati accolti». Il gruppo decise allora di far eseguire a sua volta delle analisi biologiche, sulla gente quindi, che seguivano quelle ambientali commissionate anche allora a proprie spese per definire la presenza di tracce di pesticidi nelle case, giardini pubblici e privati.
Renzo Maria Grosselli

QUESTIONE ALTANON:
Riassunto dell'incontro con il Sindaco Vaccari
Come già reso noto dalla stampa locale, lunedì 11 gennaio abbiamo incontrato il sindaco di Feltre Gianvittore Vaccari per discutere della questione Altanon. Erano presenti Augusto De Nato per il Wwf, Riccardo Sartor per il gruppo Facebook, Tiziano Fantinel per il Comitato Pra’ Gras e altri due rappresentanti dei comitati.
L’incontro è stato cordiale, ma ha sortito ben poco, come del resto sapevamo. Dopo una presentazione iniziale dei gruppi e delle varie iniziative avviate per combattere questo progetto urbanistico - che consideriamo inutile e dannoso - abbiamo iniziato a leggere le circa quaranta domande che ci erano pervenute dai cittadini nei giorni precedenti all’incontro, nella speranza il primo cittadino potesse dare una risposta a tutti.
Dopo le prime quattro domande, però, Vaccari ha preferito interrompere, con la motivazione che, in quel modo, la discussione non avrebbe avuto senso e comunque sarebbe stato “banale tornare sullo stesso tipo di domande”. Ha aggiunto che l’incontro avrebbe potuto invece essere l’occasione per portare dei miglioramenti a quel progetto (“uno non condivide il progetto, però ne apporta delle migliorie”), dando così quasi per scontato l’avanzamento e l’approvazione del piano nel prossimo passaggio in consiglio comunale. Il sindaco ha poi commentato le nostre iniziative dicendo che così “non andate da nessuna parte” e, rincarando la dose, che “se volete veramente modificare quell’area, andate dalla proprietà e comprare il terreno, con un fondo pubblico”. “Inutile” quindi, secondo Vaccari, scrivere appelli a grandi scrittori, poeti, artisti o inviare migliaia di cartoline al Presidente della Repubblica. Unica soluzione, invece, acquistare l’area interessata alla cementificazione.
Il sindaco ha ribadito che “c’è un dato di fatto, esiste un PAT che in quell’area, da sempre contestata, la passata amministrazione ha confermato le stesse volumetrie del PRG, blindando in quell’area, con il masterplan Chipperfield, una scelta urbanistica e architettonica con le volumetrie, il disegno e la pelle degli edifici”, sostenendo che lui e la sua amministrazione si stanno limitando semplicemente ad attuare quello che PAT e Masterplan prevedono.
Ad alcune precise domande tecniche, però, il sindaco è rimasto un po’ sorpreso, quasi in difficoltà a darci una risposta. Quando gli abbiamo fatto notare che quasi metà dell’area Altanon è di proprietà comunale è rimasto stupito, tanto da dover telefonare al dirigente dell’ufficio urbanistico Dall’Asen per chiedere delucidazioni. Non ha saputo chiarire nemmeno quali saranno effettivamente i costi a carico del Comune, dicendoci che verificherà. Tutto ciò ci ha lasciato molto perplessi.
Abbiamo poi chiesto al primo cittadino se avrebbe atteso il parere della Regione Veneto sulla corretta interpretazione del PAT (un’interpretazione completamente diversa fra maggioranza e minoranza consiliare). Vaccari ha risposto dicendo di fidarsi assolutamente del parere dell’Ufficio di Piano e del dirigente, quindi di non aspettare il parere della Regione, anche perché “la Regione non può bloccare un atto amministrativo”. “Ma allora perché non fare pressione per questa risposta?” abbiamo chiesto al primo cittadino. “Noi abbiamo il parere dei tecnici, che sono molto chiari. Quindi ci atteniamo a loro. Gli uffici non mi hanno posto nessun dubbio, quindi perché devo crearmi dei dubbi?”.
Nessun dubbio, dunque, per il sindaco Vaccari. Nemmeno la più piccola perplessità che quel progetto possa essere dannoso per la città. Ma i cittadini hanno molte incertezze, molte perplessità e molto scetticismo su questo progetto. E Vaccari che, come si è definito, è “portavoce della città” dovrebbe ascoltare e dare atto alla volontà della cittadinanza.
Infine, quando abbiamo parlato di possibili crepe all’interno della sua maggioranza (già presentatesi in occasione del consiglio comunale di adozione del piano) il primo cittadino ha abilmente deviato il discorso.

L'APPUNTAMENTO PER TUTTI I CITTADINI E' PER L'8 FEBBRAIO 2010, GIORNO IN CUI IL CONSIGLIO COMUNALE SARA' CHIAMATO A DARE IL VIA LIBERA DEFINITIVO AL PROGETTO ALTANON.
PER UNA RASSEGNA STAMPA COMPLETA CLICCARE QUI

E PER FINIRE UN INTERESSANTE DICHIARAZIONE DEI MASISMI RAPPRESENTANTI SINDACATI BELLUNESI..
«L’intenzione - spiegano Renato Bressan (Cgil) e Primo Torresin (Cisl) - è quella di organizzare incontri cadenzati. Confronti a frequenza metodica nei quali tracciare il percorso da seguire per il rilancio economico-produttivo della provincia. Partendo dal concetto base che il manifatturiero, alla fine degli effetti della crisi, uscirà ridimensionato». Da qui quindi la scommessa su settori "alternativi" quali turismo, ambiente, artigianato, green economy. «Vogliamo valorizzare e far crescere con forza - sottolineano Bressan e Torresin - vocazioni e talenti vecchi e nuovi, dare fiato e sostegno alle diversità delle idee innovative, alle tante creatività e capacità. Il tutto fa parte di un modello di sviluppo armonico e sostenibile che abbiamo in mente e che deve essere sostenuto e deve accompagnarsi all’efficienza, senza veti e cotro-veti tra i soggetti pubblici e privati (amministrazioni, cittadini, enti parco, associazioni, comitati) e con una forte strategia unitaria che assuma sino in fondo la sfida di una salda alleanza su progetti concreti per costruire il futuro». (per leggere l'intero articolo del gazzettino cliccare qui) Fa piacere notare che anche durante l'incontro di Fonzaso relativo all'area industiale si sono spesso citate parole quali "sostenibilità" "tutela di salute e ambiente" "economia verde"

martedì 12 gennaio 2010

“COLTIVARE CONDIVIDENDO” .. il cammino (condiviso) continua..


“una così bella iniziativa.. attraversata da tantissime persone e capace di costruire iniziative molto concrete e interessanti.. non può che continuare e arricchirsi di nuove idee, progetti, sensibilità e suggestioni”

E’ con questo spirito che ci ritroveremo giovedì 14 gennaio (dalle ore 20.30) presso la sede del WWF (sopra il Centro giovani) a Farra di Feltre per proseguire il percorso avviato circa un anno fa

“Coltivare condividendo” è un “momento di dialogo, condivisione, costruzione comune” che nasce dalla sensibilità di una serie di comitati, associazioni, singolarità del Feltrino, del Primiero..dell’ alto trevigiano.. bellunesi.. trentine
Convinti che questo bellissimo territorio che ci ospita sia si minacciato da una miriade di progetti impattanti e devastanti (cave, meleti intensivi, industrie pesanti, impianti di risalita, inceneritori ecc..) ma che in esso vi siano anche molte conoscenze, saperi, sensibilità che è importante interagiscano tra di loro.
Si è perciò pensato di dar vita a “spazi”, luoghi, momenti di confronto, dialogo, condivisione di/tra queste “conoscenze”, un arricchimento reciproco finalizzato a costruire consapevolezza ma anche serate informative, tavole rotonde, forum, iniziative e progetti concreti soprattutto in ambito agricolo (puntando sul biologico, la valorizzazione di varietà autoctone, auto-produzioni.. ) e rurale (..ma non solo)
Gli incontro del 2009 hanno consentito di costruire delle interessanti “reti” tra autoproduttori agricoli, piccole aziende biologiche della zona e Gruppi di Acquisto solidale, ma anche di diffondere la riuscitissima iniziativa del GAS Fotovoltaico autogestito più grande d’Italia (che ha portato alla realizzazione di decine di impianti anche in prov. di Belluno) Senza dimenticare la mostra e lo scambio dei semi antichi e dei mercati autogestiti dai produttori presso “sagre locali”


Nell’incontro di Giovedì parleremo soprattutto di Agricoltura e di come organizzare le serate e le iniziative che verranno. Un ruolo fondamentale lo avrà il progetto del “distretto del biologico” in prov. di Belluno, ma anche una serie di iniziative per favorire la conoscenza e la diffusione di varietà locali, le tecniche di coltivazione biologiche e biodinamiche, per stimolare le autoproduzioni e per la messa in rete delle diverse realtà e singolarità che operano sul territorio e hanno questa sensibilità comune
Ovviamente il questo “2010, anno internazionale della biodiversità” non trascureremo questo importante aspetto, vero e proprio patrimonio in questo nostro lembo di territorio (mettendo in discussione tutti quei progetti che ne minacciano o contaminano l’esistenza)
Non ci resta che dire.. “ che Coltivare Condividendo riprenda il suo cammino.. “ imparando dagli errori del passato ma anche da quanto di positivo è stato fatto..
Speriamo che in molti condivideranno questo percorso, sicuramente non predefinito, prestabilito né indirizzato da egemonizzanti regie.. ma da costruirsi con l’apporto di tutti.. nel rispetto dei ritmi, delle sensibilità, delle conoscenze e delle aspettative di chiunque vorrà camminare, condividere e costruire assieme agli altri.
.

lunedì 11 gennaio 2010

DUE RECENTI INIZIATIVE IN TRENTINO


Interessante scritto di Luigi Casanova (CIPRA) Estrapolato dal testo che presenterà
venerdì 15 gennaio a Trento in Terza Commissione legislativa riguardo il disegno di legge del consigliere provinciale Roberto Bombarda sui cambiamenti climatici. (chiunqua volesse il testo integrale è sufficiente che ce lo richieda)
UN INVERSIONE DI TENDENZA E' NECESSARIA
....(ALCUNI SUGGERIMENTI).....
La grande scommessa riguarda l’investimento Est – Ovest, quello della regione dolomitica. Non è sufficiente aver raggiunto l’obiettivo del marchio UNESCO per le Dolomiti. Ora è necessario costruire politiche unitarie e condivise dentro le cinque province dolomitiche e la scommessa più importante riguarda certo il paesaggio, riguarda certo l’equità dello sviluppo delle cinque province, ma questi obiettivi devono avere come cardine prioritario quello delle politiche unitarie per la mitigazione urgente delle emissioni di CO2 in Dolomiti.
Noi come CIPRA vediamo come prioritarie le politiche di risparmio, quindi le politiche tese ad incentivare il minor consumo possibile di energia, sia nelle produzioni che nei trasporti come nel tema dei rifiuti e quello dell’agricoltura, come si trova esplicitato nella relazione accompagnatoria.
Si potrebbe inoltre trovare il modo di inserire il progetto di “società a 2000 watt”, un progetto ambizioso che segue la nostra indicazione della riduzione effettiva dei consumi energetici (vedere città di Zurigo, o la regione di Basilea, o la catena di distribuzione Migros (www.ecospeed.ch)
Ma vogliamo sottoporre altre attenzioni.
- L’incremento a tutti i costi delle energie rinnovabili non è una soluzione. Servono interventi adeguati ai siti e una rigorosa verifica della tollerabilità sociale ed ecologica dell’intervento.
- Piccole unità di produzione, organizzate e gestite localmente, devono sostituire le attuali società nazionali e i gruppi internazionali mentre le responsabilità e le competenze decisionali devono essere delegate alle regioni.
- Dobbiamo creare strutture territoriali capaci di gestire e garantire un risparmio dei trasporti e quindi dell’energia.
- Non possiamo più misurare la nostra qualità della vita in base ad una crescita economica puramente quantitativa.
- Se le attuali aree protette non saranno ampliate e messe in rete in un prossimo futuro e non si provvederà a proteggere decisamente meglio la biodiversità fuori da queste zone, molte specie scompariranno dalle Alpi. Secondo le previsioni attuali il 45% delle specie attuali delle Alpi è a rischio di estinzione entro il 2100.
- Le torbiere riumidificate accumulano CO2 e agiscono contemporaneamente da serbatoi d’acqua, proteggendo le aree più in basso dalle inondazioni. Anche l’ampliamento del letto e la rinaturalizzazione dei fiumi alpini prevengono i danni causati dalle piene.
- Le aree agricole, gestite in modo naturale, rendono più stabili gli ecosistemi. E noi inviteremmo a promuovere un’agricoltura di montagna basata su strutture piccole e/o conservare attività agricole di qualità in tutti i territori provinciali. Possiamo poi rafforzare il contributo dell’agricoltura di montagna all’ambiente, alla conservazione e all’attrattività dei territori provinciali sostenendo le aziende agricole ed i territori che mirano all’eccellenza in materia di produzioni e di conservazione dell’ambiente. E poi favorire le sinergie e la cooperazione tra agricoltura e turismo per diversificare le attività turistiche in montagna
- Per il turismo si può prevedere l’elaborazione di un audit ambientale periodico delle destinazioni turistiche, includendo in tale audit un bilancio CO2 e fare di tale audit un criterio per la concessione di autorizzazioni e/o di sovvenzioni pubbliche. Si può sviluppare con gli operatori dei trasporti la possibilità di raggiungere con il treno, da lunghe distanze, le località turistiche. Si può privilegiare la ristrutturazione degli immobili turistici tenendo conto dei cambiamenti climatici, piuttosto che investire in nuove costruzioni che generano i cosiddetti “letti freddi”. E adeguare la comu8nicazione delle stazioni turistiche e le azioni di marketing a tali nuove disposizioni.
- Sulla pianificazione territoriale si dovrebbe limitare al massimo, nei progetti urbanistici, l’impermeabilizzazione dei suoli, migliorando, in particolare, il rapporto aree edificate/aree libere. Adeguare gli strumenti ed i metodi di pianificazione esistenti in vista di una gestione innovativa ed orientata verso il futuro. Ispirarsi al metodo partecipativo della governance dei rischi nei processi di pianificazione. Ed ancora, migliorare l’accesso del pubblico ai dati riguardanti i rischi naturali, e favorire, e accrescere la “cultura del rischio” in montagna.
- Sulla biodiversità poi è necessario creare un continuum ecologico al fine di facilitare la migrazione delle specie faunistiche e flogistiche alpine.
- Per riassumere tutto questo insieme di azioni, ancorchè parziali, si dovrebbero prevedere comunicazioni periodiche su vari media (bollettini comunali, stampa, televisioni locali o regionali) per informare il pubblico sugli obiettivi e le misure definiti nel piano d’azione della legge.
.................................................. INOLTRE.......................................
Questa mattina, giorno in cui le acciaierie Valsugana riprendono l’emissione di diossine nocive dopo la pausa natalizia, sono apparsi sui cavalcavia della SP47 da Levico a Borgo Valsugana numerosi striscioni di denuncia per pretendere l’immediata chiusura della fonderia.
La scelta della SP47 non è casuale: proprio su questa strada si è svolta l’ultima iniziativa di protesta lo scorso 23 dicembre, quando una quarantina di persone incolonnate con le proprie auto hanno inscenato un corteo lumaca provocando rallentamenti del traffico per un'intera mattinata.

Oltre alla denuncia gli striscioni appesi vogliono simbolicamente essere uno stimolo, per tutte le persone che credono in una Valsugana pulita e libera dalle nocività mortali, a riprendere il percorso di mobilitazione e farlo diventare permanente, fino a quando non sarà smantellata e bonificata l’intera zona pericolosamente inquinata.
Dopo l’assemblea pubblica con più di 400 persone che stanche di sterili rassicurazioni o promesse non mantenute ne chiedono la chiusura con l’immediata riconversione dei posti di lavoro, non si può pensare che le acciaierie verranno chiuse solo grazie alla magistratura o delegando al sindaco la richiesta, oppure rifugiandosi nella raccolta fondi per nuove analisi.
In questo momento è necessario riprendere la discussione cercando il coinvolgimento delle persone, promuovendo la partecipazione diretta sulle scelte del proprio territorio senza avere il timore di agire con determinazione. La scommessa è aperta e mai come ora c’è l’urgenza e la possibilità di immaginare che il Trentino che vogliamo sia un territorio libero da coloro che avvelenano e distruggono l’ecosistema. (comunicato del C.S. Bruno)
PER VEDERE FOTO E LEGGERE ALTRI COMMENTI CLICCARE QUI

giovedì 7 gennaio 2010

il 2010 NON INIZIA AFFATTO BENE.. SOTTRATTO IL MICROSCOPIO A STEFANO MONTANARI


(dal Blog di Stefano Montanari http://www.stefanomontanari.net)
l'ultimo Natale del famoso microscopio
Lo aspettavamo, ed è arrivato. Sotto l’albero abbiamo trovato un fax dell’Università di Urbino che, con l’arroganza che è certo un diritto per chi non ha mai avuto la creanza di presentarsi e ribadisce “l’alto livello tecnico e tecnologico delle strutture scientifiche della Facoltà di Scienze e Tecnologie, conosciute e apprezzate a livello internazionale, e l’elevata preparazione e competenza dei docenti preposti all’utilizzo di tale strumentazione [il nostro microscopio N.d.A.]” c’informa che l’11 gennaio sarà qui, nel nostro laboratorio, per prendere possesso di ciò che è legalmente suo.
Che importa
se quelli non hanno sborsato un centesimo, se i donatori sono stati convinti a donare quattrini sfruttando il nome di mia moglie e mio e non certo quello dell’Università di Urbino (prudentemente mai nominata allora), se a Urbino non c’è un’anima che abbia la minima competenza di nanopatologie, se a Urbino si fanno consulenze pro-incenerimento? L’importante era e resta che noi smettiamo di fare quelle ricerche - le nostre sì riconosciute a livello internazionale - che danno tanto fastidio a chi tiene i fili di questa vicenda sulla cui nobiltà non mi sentirei di garantire.
E, allora, buon Natale a chi, come è sempre usato presso chi combatte una guerra oscurantista bruciando i libri, vuole impedirci la ricerca. Buon Natale a chi ci ha sempre combattuto senza avere il coraggio di mostrare la faccia, e qui comprendo faccendieri, casalinghe frustrate, professori d’incerta alfabetizzazione e guitti che recitano canovacci altrui rifiutando qualsiasi confronto. E buon Natale a chi, senza aver prodotto un singolo documento né essere mai venuto a trovarmi, blatera di inattività del laboratorio, di lucro, di possibilità di continuare la ricerca a Urbino e altri sproloqui omologabili a quelli. Dopotutto l’intelligenza e l’onestà non sono obbligatorie.
Una volta un personaggio che gode di un certo seguito in alcuni strati della popolazione mi predisse che mi avrebbe conosciuto un milione di persone, e tra queste ce ne sarebbe stata una manciata che mi avrebbe preso a bersaglio delle sue meschinità. La cosa si è avverata, con – ironia del destino! – la presenza del personaggio stesso compreso in quella manciata.
Insomma, buon Natale a tutti, e se qualcuno avrà bisogno di me come avviene più volte al giorno tutti i giorni, si rivolga tranquillamente all’Università di Urbino perché la castagna bollente è finita laggiù. Se dall’ente non avranno soddisfazione, non so che farci.
Nel caso in cui qualcuno voglia i suoi soldi indietro, si rivolga all’Associazione Onlus Carlo Bortolani. E se qualcuno vorrà passare dal laboratorio per il funerale, le date sono dall’11 al 13 gennaio.
... PER LEGGERE IL COMMENTO DI OLIVIERO BEHA (su questa notizia) CLICCARE QUI....






QUESTA NOTIZIA CI LASCIA ESTEREFATTI E FA SORGERE DAVVERO MOLTO INTERROGATIVI. VORREMMO SAPERE CHE PENSA AL RIGUARDO BEPPE GRILLO CHE HA PROMOSSO LA RACCOLTA FONDI PER ACQUISTARE IL "FAMOSO MICROSCOPIO" (dopo che già un primo super microscopio era stato sotratto a Gatti&Montanari).. MA ANCHE CHE GIUSTIFICAZIONE VIENE DATA A TUTTI NOI, CHE NEL NOSTRO PICCOLO ABBIAMO FINANZIATO QUELL'ACQUISTO. STA DI FATTO CHE UN IMPORTANTE RICERCATORE, CHE DA SEMPRE SI BATTE PER FAR CONOSCERE E STUDIARE I DANNI DA INQUINAMENTO E'S TATO PRIVATO DEL SUO STRUMENTO DI LAVORO.. E' STATO ZITTITO.. CI CHIEDIAMO.. CHI E' IL KILLER DI QUESTA ENNESIMA ESECUZIONE DELLA VERITA' E DELLA NON OMOLOGAZIONE ALLA VOCE DEL "POTERE"?

domenica 3 gennaio 2010

DUE IMPORTANTI INIZIATIVE DAL BASSO.. per dare la possibilità a tutti i cittadini di chiedere ed essere informati

Altanon: il fronte del “no” invita i cittadini a porre domande al sindaco Vaccari

Come annunciato nei giorni scorsi dalla stampa locale, lunedì 11 gennaio avremo un incontro con il sindaco di Feltre Gianvittore Vaccari in merito alla questione Altanon. Abbiamo chiesto questo incontro dopo che il sindaco ci ha invitato più volte a fissare un appuntamento con lui al fine di spiegarci le ragioni dell’Amministrazione nel portare avanti questo progetto urbanistico che noi riteniamo inutile e dannoso per la città. Il sindaco ci incontrerà in Municipio alle 9:40 del mattino, un orario fra l’altro molto scomodo per incontrare i cittadini che, appena dopo il periodo natalizio, hanno ripreso la loro normale attività quotidiana, con gli studenti a scuola o all’università e i lavoratori che per partecipare all’incontro devono prendersi una mattinata di ferie.
Approfitteremo dell’incontro con il primo cittadino – che, ricordiamo, ha liquidato come “inutili” le 500 osservazioni pervenute sul piano Altanon (ancora in attesa di risposta) – per farci portavoce ancora una volta del malcontento generale che l’adozione di questo piano ha suscitato nella nostra città, una cittadina che da anni è governata secondo una logica dettata da interessi privati e da spot elettoralistici.

Per questo invitiamo tutti i cittadini a formulare delle domande relative alla questione Altanon che porteremo con noi all’incontro e presenteremo al sindaco Vaccari, che avrà quindi la possibilità di dare una risposta agli interrogativi dei cittadini. Le domande, anche anonime, possono essere spedite via e-mail all’indirizzo sartor.91@hotmail.it, imbucate nella cassetta delle lettere del WWF di Feltre (Centro Giovani di Farra) oppure inviate al gruppo facebook.

Al termine dell’incontro avremo cura di redigere un preciso resoconto del colloquio con il primo cittadino, che verrà reso noto alla stampa e messo a disposizione di tutti sul web, trascrivendo anche le risposte che il sindaco Vaccari avrà dato alle domande dei cittadini.
(CHIUNQUE VOLESSE PORRE DELLE DOMANDE AL SINDACO VACCARI PUO' ANCHE POSTARE TRA I COMMENTI DI QUESTO BLOG O INVIARLE ALL'INDIRIZZO ariaprotetta@tiscali.it)









RACCOLTA FONDI PER ANALISI IN VALSUGANA
L'Associazione Medici per l'Ambiente (Sezione Valsugana) propone, a scopo conoscitivo, una verifica tramite analisi di alcuni prodotti della filiera agroalimentare della Valsugana relativamente ad una loro possibile contaminazione da diossine e metalli pesanti.
Questo studio sarà effettuato su numerosi campioni comportando dei costi non indifferenti che dovremo sostenere noi valsuganotti; pertanto si richiede la collaborazione di tutti per reperire i fondi necessari.
PER INFORMAZIONI SU QUESTA INIZIATIVA E SUL COME ADERIRE.. CLICCARE QUI