lunedì 31 agosto 2009

SIAMO PROFONDAMENTE SCONCERTAT, INDIGNATI E OFFESE PER LE ACCUSE RIVOLTE DA CALLIARI

SIAMO MOLTO SCONCERTATI DALLA DICHIARAZIONI DI IERI DEL PRESIDENTE COLDIRETTI TRENTINO CALLIARI CHE HA PUNTATO IL DITO CONTRO "GLI AMBIENTALISTI" DOPO IL TAGLIO DI 1200 PIANTE NEL MELETO INTENSIVO DI CALLIOL-CESIOMAGGIORE. RESPINGIAMO CON FORZA AL MITTENTE QUESTE IMMOTIVATE E INSENSATE ACCUSE E RIBADIAMO CHE IN UN PAESE CIVILE E DEMOCRATICO E' VITALE CHE I CITTADINI, NON POSSANO, MA DEBBANO, PARTECIPARE ALLE SCELTE CHE VENGONO FATTE IN UN TERRITORIO. ACCUSARE I COMITATI E LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE, CHE IN QUESTI MESI HANNO INFORMATI, ORGANIZZATO SERATE PUBBLICHE, PROMOSSO RACCOLTE E' INSENSATO. NELL'ATTESA DI COSTRUIRE UN DOCUMENTO CONDIVISO RIPORTIAMO I 2 ARTICOLI E RIBADIAMO CHE NOI NON CEDIAMO ALLE INTIMIDAZIONI DI ALCUNO.. E PORTEREMO AVANTI LA NOSTRA AZIONE.. NON SAREMO MAI COSì...

GLI ARTICOLI:
TRENTO — «Non mi sarei mai aspettato una ritorsione di questo tipo ma, a posteriori, saprei contro chi puntare il dito: sono stati gli ambientalisti». Gabriele Calliari, presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige, espone senza timore le proprie convinzioni in merito alla mano (ma non si tratterebbe di un singolo autore) che nella notte tra mercoledì e giovedì ha devastato con roncole e forbici oltre 1.200 piante del meleto «La Feltrina», a Cesiomaggiore, nel bellunese, di cui è compropietario insieme ad altri tre soci.
Un atto vandalico mirato che Calliari non stenta a definire «mafioso». «Il danno si aggirerà sui 15-20mila euro — spiega il presidente degli agricoltori —. Che sia poco o molto denaro, a farmi male è il gesto. È la mafia, quello che non accetto, e anche se non ne ho la certezza mi sono fatto un’opinione abbastanza precisa di chi può essere stato. Forse sbaglierò e ci penseranno le indagini dei carabinieri ad accertarlo, ma in matematica uno più uno fa due. Mi tocca pensare così. Basta andare su internet, sui siti degli ambientalisti, e se ne leggono di tutti i colori: abbiamo sempre incassato, ma ora non è difficile capire contro chi puntare il dito».
Accuse piuttosto precise, per quanto non palesemente indirizzate ad alcuno. Quel che è certo è che, da un anno a questa parte, l’arrivo di Calliari e soci nel bellunese ha dato fastidio a molti: agricoltori, cittadini, sigle ambientaliste, comitati e autonomi locali non hanno mai risparmiato critiche e dubbi rispetto alla salubrità dei prodotti chimici utlizzati a «La Feltrina» per concimare e fertilizzare i meleti, così come sui lavori che hanno interessato l’appezzamento rilevato dai trentini. Raccolte firme, assemblee e serate pubbliche hanno accompagnato gli articoli con cui la stampa locale ha dato eco ai dubbi della popolazione. I due comitati più attivi, però, oggi prendono le distanze dalle accuse mosse da Calliari e arrivano a minacciare querele. «Come comitato ci siamo sempre comportati in maniera correttissima ponendo domande legittime agli aministratori pubblici, ed è gravissimo che il dialogo democratico venga scambiato per eversione — sbotta Tiziano Fantinel, attivista del comitato locale Prà Gras —. Essere accusati senza prove è assurdo e sconcertante; se Calliari non abbandonerà questo atteggiamento saremo costretti a rivolgerci alla Procura. Se fossimo stati professionisti della contestazione e avessimo voluto passare alle maniere forti, nessuno di noi ci avrebbe messo la faccia esponendosi».
Imbestialito anche Eugenio Garlet, presidente del comitato Chimica Free: «Non siamo ambientalisti, siamo cittadini che vogliono lasciare ai loro figli un ambiente sano e coltivato in modo tradizionale. Calliari non ci convincerà che quel che ha fatto qui è tutto buono e bello, ma se lo hanno autorizzato la colpa è del Comune. Noi vogliamo e chiediamo dialogo, se un cittadino di Cesio avesse fatto una cosa del genere mi vergognerei di appartenere a questa comunità e, prima ancora di denunciarlo, lo sistemerei io».
Calliari, intanto, non si perde d’animo e promette: «Non solo non ce ne andiamo, ma se qualcuno vendesse punterei ad espandermi. Siamo andati nel bellunese per mettere radici e ci rimarremo». Intanto sul sito web anonimo di ispirazione no-global Dolomiti Toxic Tour campeggiano interventi, filmati, volantini e scritte che prendono di mira i 16 ettari de «La Feltrina», accusata di aver fatto del bellunese «terra di conquista per l’agricoltura intensiva a base di pesticidi e fitofarmaci» con «apporti di materiale edile di dubbia provenienza».
Silvia Senette

E questo il testo dell’appoggio:
TRENTO — «Cesio ha gli strumenti per salvaguardare il suo territorio, le sue tradizioni, la sua dignità. Non facciamoci colonizzare dagli altri». Così, dalle pagine del Gazzettino, parlava solo pochi mesi fa l’allora presidente della Provincia di Belluno, Sergio Reolon, invitando i cittadini a resistere all’«invasione» degli agricoltori trentini. Ora, all’indomani della devastazione vandalica all’azienda agricola La Feltrina, Reolon non sembra aver cambiato opinione. «Ovviamente atti di questo tipo vanno condannati — premette il politico veneto —. Sono esterrefatto: non è abitudine dei bellunesi, gente combattiva ma civile, agire in questo modo. Certo, però, apprezzo e appoggio l’iniziativa di chi si batte per un uso sano del territorio in nome del tipo di sviluppo e di agricoltura che vogliamo per il nostro futuro. Questo disastro poteva essere evitato con il dialogo tra proprietà e cittadini; un dialogo — spiega Reolon — che non c’è stato. Non si può venire qui, comprare e cominciare i lavori senza giustificare niente a nessuno. Questi sono terreni in cui si fa agricoltura povera, con patate, orzo, fagioli, mais sponcio... L’arrivo di un’agricoltura industriale con dietro grandi capitali ha preoccupato i contadini e ha fatto salire il prezzo dei terreni; ora molti potrebbero essere invogliati a vendere. Un’impresa agricola — ribadisce l’ex presidente — non può imporsi e colonizzare un territorio senza dare garanzie sulla salute pubblica. Forse al Comune ha fatto comodo pensare che le garanzie fornite fossero sufficienti, ma la gente non la pensa così. Però mi metto nei panni del sindaco: si sarà trovato in difficoltà a dire di no a chi arriva, compra, coltiva e dà uno scossone all’economia. La cosa, però, si poteva gestire in modo diverso». Quindi la sua lettura di quanto accaduto: «Conosco la gente di Cesio, è gente onesta, e non associo minimamente queste persone all’atto vandalico a Le Feltrine. Non metto in dubbio che qualcuno possa essere arrivato all’esasperazione, abbandonando la protesta civile in virtù della violenza, ma mi rifiuto di pensare a un atto collettivo».Si. Sen.

sabato 29 agosto 2009

1 SETTEMPRE: UNA PROTESTA PER DIRE NO al PROGETTO ALTANON


MARTEDI' 1 SETTEMBRE 2009, ALLE ORE 18.00, IL CONSIGLIO COMUNALE DELLA CITTA' E' CHIAMATO AD APPROVARE IL SECONDO STRALCIO DELLA LOTTIZZAZIONE DELL'AREA ALTANON.
SI INTENDONO REALIZZARE EDIFICI FINO A 18 m DI ALTEZZA PER UN TOTALE DI CIRCA 60 MILA METRI CUBI (IL DOPPPIO DI QUELLO CHE è GIA' STATO COSTRUITO DAVANTI ALLA STAZIONE).


Invitiamo tutti gli iscritti del gruppo, tutti i sostenitori della nostra causa, tutti i cittadini di Feltre - che hanno potuto seguire questa lunga e complicata vicenda - a partecipare al Consiglio Comunale per sentire di persona il dibattito e le motivazioni che porterà ciascun consigliere in merito al progetto Altanon.
Saremo cittadini che condividono il fatto che il progetto dell'Altanon non va bene per niente, che vogliono denunciare un ennesimo scempio architettonico in pieno centro città, un progetto concepito senza pensare al bisogno della città, un agglomerato da 57mila metri cubi di cemento i cui diritti edificatori sono scaduti, ma sempre portato avanti, ignorando di fatto la protesta dei commercianti, degli urbanisti, degli ambientalisti, della rete, dei cittadini stessi. Evidentemente perchè è in gioco qualche grosso interesse privato...

MANIFESTIAMO IL NOSTRO DISSENSO IL 1 SETTEMBRE 2009 ALLE ORE 18:00 IN PIAZZA MAGGIORE IN OCCASIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE A CUI TUTTI POSSONO ASSISTERE!!!

IL TUO IMPEGNO E' FONDAMENTALE PER IMPEDIRE LO SCEMPIO CHE SI STA PERPETRANDO.

DICIAMO NO alla NUOVA COLATA di CEMENTO!!!

UNA PROTESTA CIVILE E SILENZIOSA PER IL FUTURO DELLA TUA CITTA'. NON PUOI MANCARE

"Facciamo in modo che la nostra partecipazione sia la misura dell'importanza di questa scelta per il futuro della nostra città".

martedì 25 agosto 2009

DUE INTERESSANTI INIZIATIVE..

DUE INTERESSANTI INIZIATIVE, ALLE QUALI ADERIAMO E OVVIAMENTE PUBLICIZZIAMO..
..VENITE IN TANTI !!!
GENIUS LOCI UNA BELLA VITTORIA !!!


A 364 giorni dalla pacifica occupazione della Riserva Integrale di Colbricon, ci incontriamo per un solenne richiamo ai valori della montagna e per ribadire la necessita' di una maggiore attenzione al rispetto dei suoi tesori.
Genius Loci, una bella vittoria!!!
Da Colbricon non si passa. Eccoci allora a festeggiare.

Un angolo di paradiso al cospetto delle Dolomiti era minacciato da un progetto di collegamento funiviario deturpante, illogico e antieconomico. Dopo anni di lotte, di ricerca di dialogo, d'alleanze tra Associazioni e Comitati, il progetto sara' cancellato.
Un monito per la tutela dei sacri luoghi...
Dolomiti Patrimonio Universale dell'Umanita': una scommessa da vincere per il futuro!

Sabato 29 Agosto 2009 ai Bellotti (Lamon, BL)

C'e' posto per tutti.
Quattro passi a piedi e trascorriamo la giornata e la notte insieme.
Nessun problema per il pernottamento purche' provvisti di sacco a pelo o per chi vuole tenda e il necessario per la sopravvivenza.
Grande fuoco e note musicali.

Domenica 30 Agosto 2009 ai Laghetti di Colbricon (TN)

Dai Bellotti o da qualsiasi altro luogo convergiamo a Colbricon con ritrovo festoso dalle ore 10.00.
E' in programma una session acustica musicale aperta alla partecipazione...
ore 11:30: FORUM APERTO - il punto sulla situazione, prospettive, idee, suggerimenti.
A seguire pranzo al sacco con scambio e assaggio di prodotti e bevande DOC (chi lo desidera porti anche il necessario per un brindisi, strumenti musicali, striscioni, bandiere...)
La festa si svolgera' con qualsiasi condizione meteorologica.

Come arrivare e ulteriori informazioni: vedi volantino disponibile all'indirizzo:
http://www.primieroviva.it/files/G2009A5m.pdf [1.3 Mb]

NELL'AMBITO DEL "3D GARDEN" ai MAGAZZINI PRENSILI a PREN..(clicca qui per vedere video di presentazione della 3 giorni)
si svolgerà L'ASSEMBLEA ACQUA BENE COMUNE
Una tavola rotonda "operativa" nella quale ritrovarci,
aperta a tutte le realtà territoriali e alle singole persone
interressate a dar vita ad un percorso condiviso e partecipato
che ci porterà alla costruzione delle iniziative e delle mobilitazioni del prossimo autunno, per rilanciare la battaglia in difesa dell'acqua.
(www.acquabenecomunebelluno.info)
A seguire rappresentazione teatrale di e con Carla Vitantonio)

sabato 22 agosto 2009

MELE & VELENI


Non vogliamo certo passare per cittadini che si dilettano a lanciare allarmi e paventare sciagure.. anzi.. Sta di fatto che in questo caldo agosto ci stiamo trovando di fronte a dei dati, a ricerche, analisi e repor che non possono lasciare indifferenti.
Dopo la pesante e circostanziata lettera della nota oncologa dott. Gentilizi che denuncia un aumento non sono dei tumori infantili, ma anche di una consistente serie di altre patologie (diabete, disturbo neoropsichici, intellettivi, comportamentali ecc..) ecco giungere, proprio in questi giorni l’esito delle analisi svolte dal “Comitato per il diritto alla salute della Val di Non”

I pesticidi contaminano orti e casa”, ma anche: “Si dorme nei pesticidi” Questo è quanto sentenziato dai cittadini nonesi alla luce del secondo gruppo di analisi auto finanziate per far luce sulla reale situazioni di quella valle votata ai meleti intensivi
Sono stati rilevati 13 campioni in vari punti della valle. In 8 diversi comuni dell’area dove viene praticata la frutticoltura intensiva. In 12 campioni sono stati rinvenuti residui di principi attivi, ed ogni singolo campione conteneva da 2 a 6 principi attivi diversi, in buona parte nocivi, qualcuno addirittura tossico». Le precedenti analisi, fatte in 10 punti della valle riscontravano che in 8 vierano state rilevate presenza di residui. Oggi si è a 12 su 13. «Quindi la situazione è peggiorata!!
I campioni sono stati ovviamente rilevati da un tecnico abilitato ed esperto, ed analizzati in un laboratorio fuori regione: un monitoraggio su aree private e pubbliche per verificare la possibile presenza di residui fitosanitari. Analisi che, va precisato, sono state sostenute dal comitato: costate 2.880 euro (spesa sostenuta in parte da Cassa rurale Alta Val di Sole e Peio, Volksbank di Cles e C.sociale Bruno), sui campioni prelevati il 29 maggio scorso.
Molto preoccupante il fatto che mentre un anno fa nei campioni rilevati c’erano in media 2 residui di principi attivi, quest’anno la media sale a 3,7. Ed è curioso osservare che numerosi pesticidi (cyprodinil, etofenprox, pirimicarb...) siano stati trovati sull’erba, nel giardino di casa. Sul balcone di un’abitazione, a 47 metri dal confine della proprietà, sono state prelevate delle polveri. A 51 metri dal confine, e si trovano residui di tetraconazole (tossico per il fegato). Prelievi compiuti a settembre rilevano che residui sono rintracciati anche in un orto posto a 70 metri dal confine.
Da questi dati il Comitato trae delle considerazioni: se residui vengono rilevati a 70 metri, deve essere ampliata la fascia di rispetto (almeno 100 metri); la presenza di pesticidi è uniforme per almeno 6 mesi l’anno, con il clorpirifos in pole position (persistenza elevata per l’intero periodo); ne deriva l’impossibilità di potersi nutrire con ortaggi coltivati in proprio, biologicamente, ma contenenti pesticidi «altrui»; nonché l’impossibilità di poter vivere liberamente la propria casa senza venire a contatto con i pesticidi.
Questa seconda importante serie di analisi auto prodotte (ed è curioso rilevare come a fare ciò siano dei cittadini che sono costretti a sborsare molti soldi di tasca loro) ovviamente deve indurre alla riflessione anche noi bellunesi. In questi ultimo periodo infatti il territorio che ci ospita sta subendo un vero e proprio assalto da parte di frutticoltori e viticoltori “intensivi” (soprattutto nella zona di Cesiomaggiore). Qualche mese fa diffondemmo un appello/comunicato congiunto, costruito assieme agli amici della Val di Non, al Comitato Chimica Free di Cesio e a diverse realtà (e singolarità) bellunesi e trentine. Purtroppo i nostri appelli caddero nel vuoto mentre i nostri timori si vanno sempre più concretizzando

Pertanto, per l’ennesima volta, lanciamo un forte ed accorato appello ad Amministratori, Politici e soprattutto cittadini alla vigilanza, alla prevenzione, alla salvaguardia del territorio, dell’ambiente e soprattutto della salute pubblica Chiediamo venga applicato il concetto di prevenzione!! Anche alla luce di questi dati non si può più fare a finta di non sapere, di dichiararsi in buona fede E’ vitale agire quanto prima, ne va del nostro futuro !!!
Crediamo inoltre sia molto importante aprire una discussione sull’agricoltura locale e al come sia vitale dare un peso non solo al dove viene prodotto un alimenti (km zero, varietà locali ecc..) ma anche al COME viene coltivato (“locale” non è sempre sinonimo di qualità se si usano tecniche di coltivazione intensiva)

(cliccare qui) PER VISIONARE INTERESSANTE ARTICOLO DI ECCE TERRA CON ELENCO PRODOTTI RISCONTRATI

domenica 16 agosto 2009

TUMORI E AMBIENTE


Sappiamo benissimo che ferragosto è il periodo ideale per la spensieratezza, le vacanze marine e le scampagnate in allegria Ma oltre a tutto ciò, possono trovar posto, anche in questo periodo, iniziative di informazione, di confronto, contestazione e proposta
Ed è con questo spirito che una delegazione del Comitato Prà Gras ha partecipato a un incontro organizzato da medici, comitati, associazioni e cittadini sulla questione “Tumori e ambiente”. Il tutto prende spunto da una lettera della nota oncologa dott. P. Gentilini che da anni percorre la penisola per informare su questa importante questione
La dott. Gentilizi inizia la sua analisi con una “amara constatazione”..”Constato - amaramente - che ciò che da anni noi, spesso definiti “Medici allarmisti”, andiamo dicendo circa il drammatico incremento di tumori nell’infanzia e nei giovani è ora “ufficialmente” riconosciuto: i dati sono, evidentemente, incontestabili.
La percentuale di incremento di cancro nell’infanzia in Italia (1.7-2% annuo) è doppia rispetto alla media europea e quasi quadrupla di quanto si registra in U.S.A (+0.6% annuo)” E’ inoltre preoccupante constatare che la crescita è statisticamente significativa per tutti i gruppi di età e per entrambi i sessi e tra i bambini sotto l’anno di età l’incremento è addirittura del 3.2% annuo.Ma non basta: anche l’età di insorgenza di neoplasie frequentissime e tipiche dell’adulto/anziano si è abbassata straordinariamente

Più volte s’è sentita ripetere una frase della famosa oncologa.. “Vorrei anche ricordare che l’incremento di cancro è solo la punta dell’iceberg del danno complessivo alla salute che stiamo recando ai nostri bambini: mi riferisco all’aumento di disturbi neuropsichici, intellettivi, relazionali, del comportamento, fino all’autismo ( vedi l’allarme lanciato su Lancet nel 2006) o all’incredibile incremento di patologie allergiche, respiratorie, endocrino - metaboliche (diabete, funzione tiroidea), per non parlare di criptorchidismo, funzione riproduttiva e via dicendo.

E’ pertanto inevitabile chiedersi “COSA STA SUCCEDENDO?
Molti dei presenti concordano con la dott. Gentilizi quando afferma: la letteratura scientifica straripa di dati e indagini che correlano anche i tumori infantili ad esposizioni ambientali. (quindi all’inquinamento) E’ ovvio che tante più mine sono state disseminate tanto più è probabile incapparci e saltare per aria….. così è per i cancerogeni e le sostanze tossiche che continuiamo impunemente a riversare nell’ambiente e mi riferisco a benzene, nichel, cromo, cadmio, piombo, diossine ecc… (e sono stati davvero molti i dati e le ricerche portate per confortale tale dichiarazione)
Ci siamo mai chiesti dove vanno a finire tutti questi veleni? Purtroppo ovunque e anche dove non vorremmo mai trovarli: sono centinaia le sostanze chimiche tossiche, cancerogene e nocive che si ritrovano stabilmente nel sangue del cordone ombelicale o nel latte materno: qualcuno può pensare, in totale buona fede di assolverle?
La letteratura segnala ormai, su larga scala ed in individui sani, come l’espressione di geni “chiave” si modifichi a seconda dell’esposizione a tossici ambientali e di conseguenza si alterino funzioni cruciali del nostro corpo: l’unica strada finora non percorsa nella guerra contro il cancro e, viceversa, da imboccare senza indugio è quella della Prevenzione Primaria , ossia della drastica riduzione della esposizione ad agenti tossici e nocivi in tutti gli ambiti di vita.

Dinnanzi a questi dati e a queste dichiarazioni, noi che viviamo in una zona (il feltrino) in cui è elevata l’incidenza dei tumori (per non parlare delle altre malattie) non possiamo non sentirci chiamati in causa dall’appello della dott. Gentilini e chiediamo a viva voce a politici, amministratori a tutti i cittadini di non fare “orecchie da mercante” ma di lavorare tutti assieme su questa vitale questione.
Si parla sempre più spesso di INCENERITORI, di INDUSTRIE PESANTI da ampliare o insediare, di frutteti intensivi Noi chiediamo di riflettere a lungo, anche alla luce di questi dati inequivocabili. Ci impegniamo a riportare la dott. Gentilizi in prov. di Belluno e a organizzare momenti di confronto, dialogo e discussione.
Per concludere ricordiamo una dichiarazione del dott. S. Epstein, un grande Medico americano che ha scritto:” quasi tutti gli americani conoscono le pene causate dal cancro a parenti e amici. Il crimine è che molti di questi tumori sarebbero evitabili”. Se trasferiamo queste parole all’infanzia, l’obbligo di passare dalle parole ai fatti diventa ancora più pregnante. Tanto per i decisori politici quanto per i medici che sono tenuti a fornire le giuste conoscenze a chi poi deve decidere: a maggior ragione quando chi è decisore è anche medico.
PER LEGGERE LA LETTERA DELLA DOTT. GENTILINI IN VERSIONE INTEGRALE CLICCARE (QUI)

ARTICOLI DI GIORNALI LOCALI RIFERITI AL NOSTRO COMUNICATO:
CORRIERE DELLE ALPI (CLICCA PER LEGGERE)
GAZZETTINO (CLICCA PER LEGGERE)

giovedì 13 agosto 2009

"FElTRE, CITTA' DEL CEMENTO?"

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UN INTERESSANTE INTERVENTO DEL GRUPPO "NO AGLI SCEMPI ARCHITETTONICI A FELTRE!!!" (MOLTO INTERESSANTE ANCHE IL VIDEO"

Cari iscritti, cari cittadini,
dopo la sospensione del Consiglio Comunale sull’Altanon del 3 agosto a causa delle straordinarie precipitazioni (e forse anche a causa di qualche assenza pesante in aula nelle file della maggioranza) siamo pronti ad una nuova mobilitazione. Al Consiglio eravamo una ventina di persone intente a presenziare al dibattito sul famigerato Piano Altanon, tutti coraggiosi - ai quali va il nostro ringraziamento - che sono riusciti a raggiungere la sede del Consiglio Comunale nonostante le critiche condizioni atmosferiche.
Alla prossima seduta del Consiglio in cui si parlerà di Altanon noi saremo presenti, pronti a filmare la seduta, per denunciare l’ennesimo scempio architettonico in pieno centro città, un progetto concepito senza pensare al bisogno della città, un agglomerato da 50mila metri cubi di cemento i cui diritti edificatori sono scaduti, ma sempre portato avanti, ignorando di fatto la protesta dei commercianti, degli urbanisti, degli ambientalisti, della rete, dei cittadini stessi. Senza mai dare né una risposta agli interrogativi posti (Vaccari non ha mai dato risposta alle domande che gli erano state formulate) né spiegazioni alle ragioni del "sì" al progetto che nessuno conosce. Chi tace acconsente e il silenzio vale molto più delle parole. E’ evidente che la posta e gli interessi privati in gioco sono molto alti, e sono lo spettro della speculazione edilizia.
In attesa di notizie ufficiali, avvertiamo i cittadini di Feltre di tenersi pronti per salire sul Colle delle Capre il 31 agosto o il 1 settembre, ribadendo l’importanza della presenza alla seduta della cittadinanza e anche dei consiglieri comunali stessi che saranno chiamati a dire sì o no al nuovo Altanon, con libertà di coscienza, in rappresentanza dei cittadini che, con il voto, hanno conferito loro questo importante incarico.
Nel frattempo il nostro gruppo vuole porre attenzione sul problema dell’Altanon in un’ottica più ampia di sviluppo urbanistico della Città attraverso la preziosa testimonianza di Alessandro Dalla Gasperina, ex consigliere comunale di Feltre, uno dei promotori del vincolo paesaggistico sulla città all’epoca della costruzione del primo stralcio dell’Altanon. Si tratta di un’intervista che mette in luce le conseguenze di una politica pluridecennale miope tutta concentrata solo sull’edilizia di sfruttamento, con strumenti urbanistici di iniziativa privata assunti poi all'iniziativa pubblica, la creazione negli anni di un vero e proprio blocco economico-imprenditoriale di stretto indirizzo urbanistico. Una toccante riflessione sul futuro della Città di Feltre, sugli inesistenti spazi pubblici e servizi per la collettività, con un pensiero rivolto ai giovani di oggi e di domani.
Il video dell’intervista è disponibile sulla rete facebook del nostro gruppo (http://www.facebook.com/video/video.php?v=1135922391422&oid=55313309825) e, con sottotitoli, anche su Youtube (http://www.youtube.com/watch?v=SQUygz8HRSk).
Un saluto a tutti!!!
A nome del gruppo facebook “ALTanon - No agli scempi architettonici a Feltre”
Riccardo Sartor
CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO

sabato 8 agosto 2009

RIUSCITISSIMA LA PERFORMANCE A BORGO VLASUGANA

OTTIMAMENTE RIUSCITA LA PERFORMANCE ORGANIZZATA DAL COMITATO "BARBIERI SLEALI" CHE DA OLTRE UN HANNO CHIEDE CHE SI FACCIA LUCE SUL REALE IMPATTO DELL'ACCIAIAERIA DI BORGO VALSAUGANA. PIù DI CENTO LE PERSONE PRESENTI ALL'INIZIATIVA, MOLTE DELLE QUALI HANNO FATTO SENTIRE LA LORO VOCE CHIEDENDO CHIAREZZA E SOPRATTUTTO LA "CONVERSIONE" DELL' ACCIAIERIA. Un medico dell'Ospedale di Borgo e un luminare universitario di Padova hanno spieghato alla gente quali tipi di cancro e per quali cause, quali tipi di metallo e per quali mali, potrebbero stare alla base di un'esposizione prolungata (e per Borgo di questo si tratta) ai fumi scaricati dalle acciaierie. La performance è stata fatta del dottor Roberto Cappelletti dell'Ospedale di Borgo e del professor Giorgio Jobstraibizer dell'Università di Padova. Dei teli bianchi sono stati posti a terra e una donna e una adolescente è stato invitato a coricarvisi. La loro sagoma è stata disegnata sulle tele. Poi Cappelletti e Jobstraibizer hanno disegnegnato all'interno di quei corpi i vari organi interni, quelli che possono essere colpiti più facilmente da forme tumorali. Cappelletti ha spiegato ai cittadini come il metallo attacca il nostro corpo e Jobstraibizer coniugherà i vari metalli con le varie forme tumorali possibili. MOLTA ATTENZIONE E' STATA POSTA AL FATTO CHE TALI ESPOSIZIONI PROLUNGATE NON SONO CAUSA "SOLO" DI TUMORI MA ANCHE E SOPRATTUTTO DI UNA SERIE DI PATOLOGIA..DIABETE, ALTZAIMER, DEGENERAZIONI VARIE ECC.. presenti anche raprpesentanti di diversi comitati della zona, di Officina Ambiente e ovviamente del Comitato Prà Gras. Distribuite anche magliette del comitato.
OVVIAMENTE LA MOBILITAZIONE CONTINUA DATA CHE PROPRIO QUESTA SERA E' STATA RACCOLTA UNA RACCOLTA FIRME, E I FOGLI RIEMPITI SON STATI DAVVERO MOLTI
DI SEGUITO ALCUNE FOTO E VIDEO



mercoledì 5 agosto 2009

CHE SI DIA L’AVVIO AI LAVORI !!

Prosegue incessante l’ iniziativa di informazione relativa ai notevoli vantaggi del fotovoltaico e delle importanti opportunità offerte dal Gruppo di Acquisto Solidale legato a questa fonte di energia pulita. Iniziativa promossa in prov. di Belluno dal GAS di Feltre, dall’ Associazione GrilliBelluno e dal Comitato Prà Gras, che si avvalgono dell’esperienza e dell’ottimo lavoro svolto dall’ Associazione Arianova nell’alto trevigiano
Ci giungono quotidianamente richieste di informazione, di materiale tecnico e di adesione all’iniziativa.(oltre 80 gli interessati nella nostra provincia) Un successo davvero clamoroso che dimostra quanta sensibilità ci sia da parte dei cittadini su questa questione e di come troppa poca informazione venga fatta da chi di dovere Purtroppo sono troppe le Amministrazioni Comunali che non svolgono un ruolo di sensibilizzazione e adeguata informazione dei cittadini Per fortuna stanno però arrivando segnali molto interessanti e in contro tendenza da parte di alcune amministrazioni “illuminate” pronte ad avviare progetti atti a fornire, a cittadini e aziende, tutte le indicazioni necessarie per valutare l’ipotesi di dotarsi di un impianto che oltre a garantirgli l’energia elettrica gratis puo’ anche essere un interessante fonte di reddito.
La grossa novità riguardante questa iniziativa è che, anche in provincia di Belluno, si sta avviando la fase di realizzazione dei primi impianti fotovoltaici. Per il momento si è dato il via a una quindicina di richieste (che si uniscono alle oltre 60 dell’area trevigiana)
L’ottimo lavoro svolto dall’Associazione Arianova consentirà a tutti noi di poter scegliere tra una vasta gamma di soluzioni chiavi in mano. Tutte di ottima qualità (a priori si sono scartate ipotesi di pannelli cinesi o di bassa qualità) ad un prezzo decisamente interessante (in diversi casi anche inferiore rispetto ai paventati 14000euro per un impianto da 3 kw)
Ci sono inoltre delle ottime proposte sia di finanziamento da parte di alcune Banche che di assicurazioni per l’impianto stesso
Ovviamente le adesioni restano aperte e chiunque può ancora accodarsi a questa interessante iniziativa. (che visti i numeri che sta raggiungendo è sicuramente tra le più grandi realtà autogestite d’Italia sul Fotovoltaico e sta suscitando l’interessa anche di media nazionali)
Ci teniamo anche a ribadire che a muovere questa iniziativa non sono solo mere questioni economiche ma è anche e soprattutto una scelta dettata da una sensibilità verso l’ambiente, la salute, la partecipazione ed autogestione dei cittadini, che dal basso fanno scelte Politiche (con la P maiuscola).
Inoltre, questo progetto prevede anche che a installare le decine di impianti previsti siano delle piccole aziende locali al fine di consentir loro di svilupparsi, attrezzarsi e radicarsi in questo settore. Forte anche la critica verso la scelta nucleare e l’utilizzo di fondi destinati alle energie alternative per finanziare gli inceneritori
ANCHE ALLA LUCE DI QUESTA NOSTRA INIZIATIVA, che si sta espenadendo a macchia d'olio, E DI UN ATTEGGIAMENTO CHE ABBIAMO DA SEMPRE AVITO..
CREDIAMO CHE SIA LEGITTIMO DICHIARARE QUESTO NOSTRO BLOG...

Sito denuclearizzato

martedì 4 agosto 2009

IMPORTANTE APPUNTAMENTO a BORGO VALSUGANA (riceviamo dal Comitato Barbieri Sleali)


30 anni di promesse
30 anni di rassicurazioni
30 anni di fumi
30 anni di scorie disseminate:dove?


Con quali conseguenze?

:Venite

SABATO 8 AGOSTO 2009 ore 18.00
PIAZZA MARTIRI – BORGO

con i barbieri sleali- valsugana

.. NOI DEL COMITATO PRà GRAS.. CI SAREMO!!!!!

sabato 1 agosto 2009

..MAL-ARIA..


DAVVERO MOLTO INTERESSANTE IL DOSSIER COSTRUITO DA "ECCE TERRA" SULLE RECENTI VICENDE VALSUGANOTE. DISCARICHE ILLEGALI, ARRESTI PRESSO L'ACCIAIERIA DI BORGO E UNA SERIE DI RIFLESISONI SI COME TROPPO SPESSO ANCHE QUESTE "NOSTRE TERRE" SIANO STUPRATE DA TRAFFICI ILLECITI DI RIFIUTI E DI COME LE "ANALISI" PER DIMOSTRARE CHE TUTTO E' A NORMA DI LEGGE LASCINO MOLTO MOLTO A DESIDERARE..
DIVENTA PERTANTO INDISPENSABILE CHE I CITTADINI VIGILINO E CHE SI AUTO ORGANIZZINO PER EFFETTUARE ANALISI INDIPENDENTI E FARE MOLTA MOLTA INFORMAZIONE
..SIAMO CERTI CHE SE QUALCUNO FICCASSE IL NASO ANCHE NELLE VICENDE BELLUNESI QUALCOSA EMERGEREBBE.. NELL'ATTESA VI SUGGERIAMO QUESTA INTERESSANTE LETTURA:

Acciaierie di Borgo: quando si scopre e si copre... qualcosa (Nota della redazione di Ecce Terra)
Pubblichiamo una raccolta della cronaca del Corriere del Trentino e del Trentino (con il chiaro intervento di Giuseppe Raspadori) relativa alle ultime vicende, quelle note, sulle acciaierie di Borgo Valsugana. Un’altra pagina oscura su cui stiamo assistendo, come da copione, ai rimpalli delle responsabilità, alle minimizzazioni e agli sconti della politica e alle sue rassicurazioni nei confronti di chi se ne serve. Tra gli altri, viene in mente quello che affermarono il presidente dell’Ordine dei chimici, Aldo Peruzzini, e l’ex presidente ed attuale consigliere, Gabriele Ansaloni (leggi in calce l'articolo del Trentino del 15 gennaio 2009). Il sindacato, a cui premono soprattutto le tessere dei propri iscritti, si erge a paladino del centinaio di lavoratori impiegati nell’azienda (come ai tempi della criminale SLOI). Mentre basterebbe così poco per “convertirli” ad altro impiego, soprattutto se ci fosse la volontà politica della Provincia autonoma di Trento, e delle sue Spa, di tutelare la salute della Valsugana, anziché la sua o quella delle sue casse. Si diceva, un tempo, che erano anche le nostre.
- Corriere del Trentino, 16/7/2009 Traffico illecito di rifiuti: due arresti a Borgo
- Corriere del Trentino, 17/7/2009 Rifiuti, nei siti migliaia di tonnellate
abbusive

- Corriere del Trentino, 18/7/2009 Rifiuti, i primi dialoghi «Così il cromo va fuori»
- Corriere del Trentino, 21/7/2009 Rifiuti in Valsugana. A rischio la sorgente
- Corriere del Trentino, 24/7/2009 "I metodi di analisi erano corretti"
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