giovedì 30 luglio 2009

APPELLO PER L'ALTANON


riceviamo e con piacere pubblichiamo:
IMPORTANTE! IMPORTANTE!! FATE GIRARE!!!

Cari cittadini,
Lunedì 3 agosto 2009 alle ore 18.00 si terrà, presso la Sala Consiliare del comune di Feltre (Palazzo della Ragione), la riunione del Consiglio Comunale della Città.
All'ordine del giorno la votazione sul famigerato "Piano Altanon", il nuovo complesso edilizio da 50mila metri cubi che sorgerà a quattro passi dal centro città, davanti alla stazione.
Invitiamo tutti gli iscritti del gruppo, tutti i sostenitori della nostra causa, tutti i cittadini di Feltre, che hanno potuto seguire questa lunga e complicata vicenda, a partecipare al Consiglio Comunale per sentire di persona il dibattito e le motivazioni che porterà ciascun consigliere in merito al progetto Altanon, un progetto portato avanti dai nostri consiglieri di maggioranza in barba ai diritti edificatori scaduti.
Il gruppo facebook "No agli scempi architettonici a Feltre" (link: http://www.facebook.com/group.php?gid=55313309825) si ritroverà di fronte al Municipio, mezz'ora prima dell'inizio della seduta (quindi alle 17.30), ad attendere l'arrivo dei consiglieri che di lì a poco dovranno pigiare il bottone per dire si oppure no al progetto del nuovo Altanon. Sarà una manifestazione silenziosa, nella quale non ci saranno nè cori nè slogan; una manifestazione apartitica, estranea a qualsiasi gruppo, movimento o partito politico; una mobilitazione di semplici privati cittadini che, abbandonati per una volta gli ideali di destra e di sinistra, si mettono insieme per una giusta causa. Cittadini che condividono unicamente il fatto che il progetto dell'Altanon non va bene per niente. Cittadini che vogliono denunciare un ennesimo scempio architettonico in pieno centro città, un progetto concepito senza pensare al bisogno della città, un agglomerato da 50mila metri cubi di cemento i cui diritti edificatori sono scaduti, ma sempre portato avanti, fregandosene della protesta dei commercianti, degli urbanisti, degli ambientalisti, della rete, dei cittadini stessi (forse perchè c'è in gioco qualche interesse particolare?).
Invitiamo tutti i cittadini, distratti dalle fatiche del Palio, a ritornare in Piazza Maggiore anche lunedì 3 agosto, ricordando che è in palio il futuro della nostra città!!!

Diffondete il più possibile il volantino contro l'Altanon:
- formato JPG: http://www.fileupyours.com/files/252131/altanon.jpg
- formato PDF: http://www.fileupyours.com/files/252131/altanon.pdf

"Facciamo in modo che la nostra partecipazione sia la misura dell'importanza di questa scelta per il futuro della nostra città".

Fare un click è molto semplice, quindi quello che vi chiediamo è una vera e propria presa di responsabilità. Oltre al semplice click, scriveteci e confermateci la vostra presenza! Così possiamo anche avere un'idea di quanti siamo effettivamente.
Partecipa all'evento!!!
http://www.facebook.com/event.php?eid=114209520779&ref=mf
il gruppo ALTanon No agli scempi architettonici a Feltre

martedì 28 luglio 2009

INCONTRO GAS-FOTOVOLTAICO (Mercoledì e Venerdì)


RICEVIAMO DALL'ASSOCIAZIONE ARIANOVA E PUBBLICHIAMO:

MERCOLEDì 29 (dopodomani) e VENERDì 31 LUGLIO – entrambi gli incontri sono riservati a chi ha deciso di fare l’impianto e sono già iscritti (o si iscrive). Quindi non sono ammessi nuove entrate (per ora) ad eccezione del gruppo di Feltre/Belluno (vedi dopo)

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Mercoledì a Onigo presso l’ex sala consiliare del Municipio alle h.20.30 per il gruppo di Feltre/Belluno che necessita di maggiori informazioni generali che saranno fornite loro da Francesco e Riccardo.
Alle 21.00 l'incontro generale con tutti gli altri.
Venerdì a Onigo presso l’abitazione di Daniela Pastega in via Veneto 4 (a 200m in linea d’aria dal Municipio) alle 21.00
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ANTICIPIAMO fin d’ora che abbiamo ricevuto 26 offerte di cui un paio hanno migliorato sensibilmente la cifra che davamo agli incontri pubblici (14.000 euro ivati per un impianto da 3 kwp): questo apre ad alcune possibilità che però faremo tutti assieme mercoledì.
MERCOLEDÌ faremo una prima esposizione delle offerte pervenute e metteremo a punto i criteri di selezione e le soluzioni possibili.
VENERDì si procederà alla decisione finale e – in caso di scelta fra più soluzioni - all’assegnazione degli impianti alle varie soluzione prescelte.
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Nb) è chiaro che il periodo estivo impedirà a qualcuno di partecipare: ciò non preclude il diritto a partecipare e a perfezionare la propria posizione entro fine agosto/ primi di settmebre, ma comunque chi sarà presente potrà prendere lo stesso le decisioni necessarie

GRUPPO di ACQUISTO SOLIDALE sul FOTOVOLTAICO ...
L'iniziativa che sta avendo un successo clamoroso, giorno dopo giorno si vede aumentare il numero di coloro che vogliono dotarsi di un impianto fotovoltaico (e non solo cittadini ma anche aziende e soprattutto alcune Amministrazioni Comunali, lungimiranti, han palesato interesse)
Il nostro Gas-Fotovoltaico è ormai una delle più grandi realtà nazionali autogestite in questo ambito e ha una visibilità anche su mezzi d informazione nazionali
(clicca qui per leggere articolo)

lunedì 27 luglio 2009

INTERESSANTE RICERCA: CANCRO e AMBIENTE


L’incredibile aumento di persone colpite da tumori negli ultimi 30 anni è dovuto anche all’inquinamento di aria, acqua, alimenti… Non è però ancora chiaro quanto sia determinante il fattore ambientale. Nel frattempo le agenzie sanitarie consigliano di limitare l’esposizione a sostanze pericolose.
Il 10-15% delle vittime affette dal cancro ai polmoni non ha mai toccato una sigaretta. Tra i cancerogeni dimostrati non vi sono solo tabacco e alcool, ma anche amianto, radiazioni, e metalli pesanti (contenuti spesso nei pesci che mangiamo).
Vi sono, inoltre, fattori possibilmente cancerogeni ancora discussi, come l’inquinamento atmosferico, i pesticidi, i solventi e i campi elettromagnetici. L’aumento della concentrazione di questi fattori su gran parte del pianeta spiegherebbe questa statistica: dal 1980 al 2005 gli uomini colpiti dal cancro sono aumentati del 35% e le donne del 43%.
I tumori colpiscono polmoni, fegato, reni, pelle, ma soprattutto prostata e seno. Si tratta di un aumento che, secondo gli esperti, non può essere legato soltanto con la crescita dell’età media della popolazione.
Le statistiche parlano chiaro, il numero delle vittime cresce in modo esponenziale. In Italia vi sono 36.000 nuovi casi ogni anno. Determinare l’incidenza del fattore ambientale, però, non è così semplice. Gli esperti discutono ancora molto senza trovare un accordo. Il PNSE francese (Piano nazionale salute e ambiente) indicava nel 2008 che “dal 7% al 20% dei tumori siano imputabili a fattori ambientali." Secondo il cancerologo Dominique Belpomme, invece, "dall' 80% al 90% dei cancri sono causati dalla degradazione del nostro ambiente”.
All'inizio del mese di luglio è uscito un rapporto dell’Afsset (Agenzia francese di sicurezza sanitaria, ambiente e lavoro) che raccomanda molto la precauzione. Qualunque siano le percentuali e i rischi per ora riscontrabili, “non bisogna attendere le certezze per agire” spiega il professor Gérard Lafargues, che dirige le ricerche su salute e ambiente. L’agenzia consiglia di ridurre l’esposizione a tutti i fattori, anche a quelli ancora discussi. Lafargues spiega, inoltre, che “la priorità deve venir concessa a coloro che accumulano esposizioni durante il lavoro, e a chi ha età sensibili, come feti e anziani”.
L’Afsset sconsiglia inoltre di catalogare le sostanze sospette in “cancerogeno” o “non cancerogeno”. Va tenuto conto del rischio legato all’insieme delle esposizioni: bisogna tentare di capire la tossicità di una sostanza, ma soprattutto le sue possibili interazioni con altri fattori.
La maggior parte dei tumori infatti, hanno un'origine multifattoriale.
(FONTE: clicca qui)

venerdì 24 luglio 2009

"BONIFICA ETERNIT a FONZASO" URGONO SPIEGAZIONI !!


“vuoi sentire prima la notizia buona o quella cattiva?”
.. una frase molto ricorrente in tanti film e romanzi..
Una frase che, in questi giorni, può sia adatta perfettamente alla nostra situazione di cittadini di Fonzaso
Infatti dopo aver ricevuto la bella notizia che finalmente (e grazie anche a una serie di segnalazioni e pressioni) la zona degli ex-pollai Gorza verrà bonificata dall’amianto.. ecco, subito dopo la “doccia fredda”.. La dichiarazioni dello Spisal è infatti perentoria e non ammette repliche: “Tenete chiuse le finestre nei giorni dell’intervento» (Gazzettino 21/7)
Non solo a noi, ma anche a diversi cittadini che ci hanno subito scritto e contattato.. ci si è gelato il sangue nelle vene.. Una miriade di domande ci viene spontaneo porgere..

“ma a bonifica in atto sarà consigliabile sostare nelle vicinanze? Uscire o giocare per strada? E le verdure dell’orto, risulteranno contaminate?” E sarà sconsigliato stendere i panni? Ci sono pericoli di contaminazione per l’acqua? E dopo quanto tempo tale pericolo di contaminazione cesserà?

Le domande sono davvero molte anche perchè non stiamo parlando di una sostanza innocua ma del famigerato amianto, bandito ormai da anni a causa della sua pericolosità per la salute umana
Ed ovviamente tutte queste domande le rivolgiamo in primis al massimo responsabile della salute pubblica e cioè al Sindaco E’ inammissibile che l’unica informazione che ci viene data sia quella di “chiudere le finestre” Noi vogliamo, pretendiamo spiegazioni e specificazioni più dettagliate ed esaurienti. Un immediata informazione diffusa.. capillare
Consigliare di chiudere le finestre significa ammettere che il “pericolo contaminazione” è reale. Come è possibile questo se la bonifica deve essere eseguita per legge da aziende specializzate che devono seguire un protocollo specifico che impedisca la dispersione in aria dell’amianto??(e dal sito bonificato, per legge, non deve fuoriuscire nemmeno una particella di amianto) Come possono essere rilasciate queste dichiarazioni dagli organi di controllo?? Come puo’ il Sindaco non chiedere ulteriori spiegazioni e soprattutto garanzie per noi cittadini (ed il rigido rispetto di protocolli e disciplinari di garanzia per la nostra salute)

Non possiamo restare inermi dinnanzi a tutto ciò ed è per quello che chiediamo con forma immediate spiegazioni e provvedimenti Ed ovviamente vigileremo, ed invitiamo tutti i cittadini a farlo, sul corretto rispetto della prassi prevista per legge

Ovviamente abbiamo consultato i nostri tecnici che ci hanno confermato che la ditta che esegue la bonifica prima di toccare ed eliminare la copertura deve effettuare la bonifica mediante lo spruzzo sulle lastre di una resina che serve a impedire alle fibre di amianto di disperdersi nell'aria durante le operazioni di smontaggio nessuno può avvicinarsi e/o entrare nel cantiere e la ditta deve fare in modo che ciò non possa avvenire devono essere docce che i lavoratori devono usare prima di uscire dal cantiere stesso. le docce sono necessarie se il tipo di copertura rientra tra quelle obbligatorie.
la ditta prima di iniziare i lavori deve presentare il suo piano di sicurezza con le fasi di bonifica il materiale stoccato deve essere subito sigillato mediante nylon in appositi pallets e deve essere trasportato in apposite discariche in linea. Di massima tutta la lavorazione dipende dalla ditta se fa le lavorazioni correttamente

mercoledì 22 luglio 2009

Fonzaso: Amianto, a giorni parte la bonifica (dal Gazzettino)


il consiglio dello Spisal: «Tenete chiuse le finestre nei giorni dell’intervento»
(leggi articolo del Gazzettino.. cliccca qui)

..ed è logico pensare non sia opportuno nemmeno sostare all'aperto nei giorni dell'intervento.. (che verrà effettuato a stralci)
Auspichiamo che i cittadini siano adeguatamente e puntualmente informati!! Che chi di dovere (il Sindaco) attui tutte quelle procedure atte a garantirle il minor rischio possibile per la salute di noi tutti. Che non si tralasci nulla, magari in nome dell'economicità dell'intervento. PENSIAMO PRIMA ALLA SALUTE DEI CITTADINI E POI AI COSTI CHE DEVE AFFRONTARE UNA DITTA CHE NON FA TRA L'ALTRO NULLA DI STRAORDINARIO SE NON ADEGUARSI ALLA LEGGE

di seguito alcuni interessanti link per conoscere meglio la pericolosità di questa situazione: (clicca qui)
(clicca qui)
AGGIUNGIAMO QUESTO BREVE SCRITTO CHE CI E' GIUNTO: ".. sono rimasta molto impressionata dalla dichiarazioni dello Spisal, e mi chiedo come sia possibile che non si appresti subito un' azione di informazione soprattutto per chi vive in quella zona. Il Sindaco deve darci tutte le informazioni del caso. Mi chiedo inoltre, E LA VERDURA DEL NOSTRO ORTO? RISULTERA' CONTAMINATA? come dobbiamo comportarci? Abbiamo bisogno di notizie chiare e certe.. " (Maria)

domenica 19 luglio 2009

NOTIZIE VARIE


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO!
Cari amici del Prà Gras seguo sempre con molta attenzione le vostre iniziative e le notizie che mettete sul blog. Vi faccio i miei complimenti sia per le une che per le altre. Vi vorrei pero' segnalare un problema che è troppo spesso trascuarato e che invece è molto pericoloso. QUELLO DEI FALO' DOMESTICI! Io li considero dei veri e propri "INCENERITORI FAI DA TE". Molto spesso si sente odore di plastica e non oso pensare quanta diossina venga immessa nell'aria. Ma cosa si puo' fare? Perchè i Comuni non fanno ordinanze e cercano di educare i cittadini? Spero si riesca a trovare una soluzione efficace.

NOTIZIE DAL GRUPPO FACEBOOK "NO AGLI SCEMPI ARCHITETTONICI A FELTRE !!!"
Oggetto: Diritti scaduti, ma si và avanti
Fin dalla sua nascita, il nostro gruppo facebook “No agli scempi architettonici a Feltre” ha seguito con grande attenzione e particolare interesse la vicenda del progetto Altanon di cui, in questi giorni, si è ritornati a discutere. Se un mese fa l’opposizione di centrosinistra insorgeva con la scadenza dei diritti dell’immobiliare Pontalpi, proprietaria dei terreni, oggi la Commissione Urbanistica concede tranquillamente il via libera per il progetto Altanon, dando possibilità all’Amministrazione di procedere con l’approvazione in Consiglio Comunale.
Ma perché si vuole procedere a tutti i costi all’approvazione di questo progetto? C’è forse in gioco qualche interesse particolare? C’è forse la volontà di non poter accettare una "sconfitta morale" su questo fronte, e quindi si vuole accelerare l'approvazione del piano?
Siamo veramente ad un punto di svolta; con la scadenza dei famosi “diritti acquisiti” abbiamo la possibilità di ripartire da zero, di realizzare ciò di cui la città ha veramente bisogno. Non mostruosi edifici di cemento alti venti metri, ma spazi e servizi per la collettività.
All’interno del dibattito sul gruppo facebook (nato con l’obiettivo di stimolare la consapevolezza e la partecipazione dell’opinione pubblica intorno ai temi strategici della città) numerosi sono stati gli interventi sulle possibili soluzioni alternative che potrebbero rimettere a nuovo l’area Altanon (da parco urbano a area verde attrezzata).
La rivendicazione del gruppo è la partecipazione della cittadinanza al ridisegno dell’ultima area strategica della città e l’ascolto da parte dell’amministrazione. La città, per quanto riguarda l’Altanon, si è espressa. E ha detto “no”. Dai semplici cittadini, ai naviganti della rete, dagli ambientalisti ai commercianti, fino ai i consiglieri di opposizione (e forse anche di maggioranza); una petizione da mille firme, una pronta mobilitazione della città ad un consiglio comunale, l'intervento di due illustri professori di urbanistica, un video che mette "in croce" le mosse dei nostri amministratori locali su questo progetto, la protesta dei commercianti, un gruppo di ragazzi che si organizza come movimento d’opinione mediatica… Forse tutto ciò non basta…
E’ su questo che bisogna fermarsi e riflettere. Tutti hanno bocciato il progetto, anche quello alternativo con la riduzione dell’altezza delle palazzine di un piano e la creazione di 4mila metri quadri di commerciale. Tutti. Gli unici che lo vogliono portare avanti sono i nostri consiglieri di maggioranza. Perché?
I “moschettieri di Facebook” sono pronti per ricominciare a contrastare il progetto Altanon, partendo nuovamente dalla mobilitazione al consiglio comunale in cui verrà discusso e approvato questo progetto così come si configura, uno vero e proprio “schiaffo” di indifferenza alle proteste della cittadinanza.
Per il gruppo facebook Laura De Riz Riccardo Sartor

E DA FONZASO... ANCORA VIVA LA QUESTIONE "AMIANTO"
"Ex allevamento polli è ancora allarme amianto"
per leggere l'articolo sul Gazzettino cliccare (qui)

giovedì 16 luglio 2009

NOTIZIE dal TRENTINO: su ACCIAIERIA e INCENERITORE


Da qualche mese a questa parte il Comitato "Barbieri Sleali" (con il quale siamo gemmellati) sta chiedendo spiegazioni e divulgando informazioni relative all'Acciaiaria di Borgo Valsugana. Proprio oggi ci è giunta una notizie molto importante Grande emrito del Corpo Forestale di Enego ma anche della tenacia dei "barbieri" Dopo le notizie dal Primiero ora queste da Borgo ci inducono a dire.. E' VITALE VIGILARE E FAR SENTIRE LA PROPRIA VOCE..MOBILITARSI E NON CEDERE A VOCI DEL TIPO "TANTO NON RISOLVETE NULLA.." .. "E' TUTTO A NORMA DI LEGGE.."
Nuova operazione contro il Traffico illecito di rifiuti
Rifiuti illeciti - Dalle prime ore di mercoledì e' in corso un'operazione del Corpo Forestale dello Stato contro il traffico illecito di rifiuti in tre regioni. L'indagine, in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Lombardia, riguarda lo smaltimento di scorie delle Acciaierie Valsugana Spa di Borgo Valsugana (Trento).
(leggi articolo)

SEMPRE DAL TRENTINO UN INTERESSANTE E PUNTUALE REPORT SUGLI INCENEROTORI POSTATO SU ECE TERRA:
GLI INCENERITORI UCCIDONO !
La ricerca di un medico capace di esprimersi in modo autorevole e deciso sul danno sanitario degli inceneritori mi porta fuori provincia, a Brescia, essenzialmente per due motivi. Da una parte, perché in Trentino, a parte qualche eccezione rappresentata da medici-amministratori (il sindaco di Centa San Nicolò dottor Roberto Cappelletti e l’assessore all’ambiente di Lavis dottor Lorenzo Lorenzoni), i medici trentini finora non hanno trovato di meglio che prendere atto della volontà di costruire l’inceneritore (purtroppo nn solo in Trentino). Dall’altra parte, perché dire Brescia, parlando d’inceneritori, significa riferirsi all’ambito di osservazione più importante, perché a Brescia opera dal 1996 l’inceneritore più grande d’Europa, un mostro che brucia 800.000 tonnellate l’anno di rifiuti.
(LEGGI L' INTERO DOSSIER) estrapolaimo alcune significative domande/rispsote
Dottor Panizza, dell’impatto sanitario degli inceneritori si parla poco e male, e il pubblico è impossibilitato ad orientarsi, tra un Veronesi che dice in prima serata televisiva che l’impatto sanitario degli inceneritori è pari a zero ed evidenze che dimostrano ben altro...
Il caso di Veronesi è emblematico. La propaganda inceneritorista ha utilizzato un medico di fama, che ha competenze relative alla cura dei tumori, e non alla loro prevenzione, per far passare il concetto che l’inceneritore non è rischioso. Il meccanismo usato da chi con gli inceneritori fa i soldi è sempre quello: comprare le università e i centri di ricerca, finanziandoli, affinché essi, al termine dei vari studi epidemiologici, pronuncino la frase magica: ‘il dato non è conclusivo’. Ovvero, non si nega che gli impatti sanitari possano esserci, ma si enfatizza l’incertezza epidemiologica, affermando che le evidenze non permettono di legare con certezza quegli impatti all’incenerimento. È stato fatto per anni anche dagli studi, prezzolati dall’industria del tabacco, sui danni da fumo di sigaretta: ‘non c’è evidenza che provochi il cancro’, si continuava a ripetere...
Non esistono quindi studi epidemiologici che permettano con certezza di rilevare gli impatti sanitari degli inceneritori?
Non ho detto questo. Decine e decine di studi, condotti per indagare le ricadute delle emissioni inquinanti degli inceneritori sulla salute delle popolazioni residenti intorno ad essi, hanno evidenziato numerosi effetti avversi alla salute dell’uomo, sia tumorali che non.
Ce ne può indicare qualcuno?
Certamente. Tra i più recenti, possiamo ricordarne quattro. Lo studio effettuato nel 2007 in provincia di Venezia dal Registro Tumori dell’Istituto Oncologico Veneto è la più convincente dimostrazione esistente in letteratura di un aumento di rischio di cancro associato alla residenza vicino a inceneritori: esso evidenzia come il rischio aumenti di 3,3 volte fra i soggetti con più lungo periodo e più alto livello di esposizione. Sempre nel 2007, lo studio “Enhance Health Report”, finanziato dalla Comunità Europea e condotto per l’Italia nel comune di Forlì, dove operano due inceneritori, ha portato a evidenze significative rispetto al sesso femminile: in particolare si è registrato un aumento della mortalità tra il +17% e il +54% per tutti i tumori, proporzionale all’aumento dell’esposizione; e questa stima appare particolarmente drammatica perché si basa su un ampio numero di casi - 358 decessi per cancro tra le donne esposte e 166 tra le non esposte - osservati solo nel periodo 1990-2003 e solo tra le donne residenti per almeno 5 anni nell’area inquinata. Nel 2008, poi, uno studio francese condotto dall’Institut de Veille Sanitarie ha rilevato un aumento di tumori di tutte le sedi nelle donne e, in entrambi i sessi, dei linfomi maligni, dei tumori del fegato e dei sarcomi dei tessuti molli. Da ricordare infine il 4° Rapporto della società Britannica di Medicina Ecologica, anch’esso del 2008, che nelle molte e documentate considerazioni ricorda come nei pressi degli inceneritori si riscontrino tassi più elevati di difetti alla nascita e di tumori negli adulti e nei bambini.
Quello che lei riferisce dovrebbe indurre a fermare qualunque progetto di costruzione di un inceneritore. Ma già immaginiamo che chi vuole incenerire abbia la risposta pronta: “Questi dati si riferiscono agli inceneritori di vecchia generazione, noi costruiremo inceneritori di nuova...”
Vengono a dirci che i livelli delle emissioni dei nuovi impianti, che adottano le cosiddette “migliori tecnologie disponibili”, sarebbero di molto contenuti rispetto ai vecchi. Tralasciando che le migliori tecnologie, valutate dalla stessa industria secondo criteri di economicità, hanno già dimostrato di non presentare sufficienti garanzie sul versante dei sistemi di abbattimento, resta in ogni caso da tener presente che le concentrazioni delle emissioni ottenute applicando le migliori tecnologie sono allineate con i valori limite stabiliti dalle normative, i quali purtroppo non garantiscono di per sé la salute: basti pensare che il limite alla diossina stabilito dall’Unione Europea è mille volte superiore a quello stabilito dall’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente statunitense. E poi va ricordato un punto fondamentale: in realtà i controlli sulle emissioni sono oggi alquanto problematici.
ED ANCHE: Più tasse, più tumori
Pagare di più per avere più tumori. Questo, in sintesi, l’esito della scelta dell’inceneritore cui ci si sta avviando. Quando invece l’alternativa c’è ed è più conveniente. (LEGGI TUTTO L'ARTICOLO)

martedì 14 luglio 2009

da FELTRE aL COLBRICON .. IN DIFESA DI AMBIENTE, SALUTE, PAESAGGIO, QUALITA' DELLA VITA

A FELTRE LA MULTINAZIONALE SAPA CHIEDE DI AUMENTARE LA PRODUZIONE DELLA SUA FONDERIA POSTA A POCHE CENTINA DI METRI DAL CENTRO CITTADINO. CIO' SUSCITA UNA SERI DI PRESE DI POSIZIONI CHE MOVIMENTANO LA VITA "POLITICA" DELLA CITTADINA.
UNA DELLE PIù BELLE REALTà NATE DAL DESIDERIO DI OPPORSI, ANCHE IN MANIERA CONSTRUTTIVA, PARTECIPATIVA E PROPOSITIVA A QUESTO AMPLIAMENTO E' QUELLA CHE PRENDE IL NOME DI "FELTRE IN SALUTE"
CON VERO PIACERE VI SEGNALIAMO IL LORO BLOG:(CLICCA QUI PER VEDERLO)
E ANCHE QUELLO DEL NUMEROSO GRUPPO NATO SU FACEBOOK "DICIAMO NO ALLA FONDERIA NEL CENTRO DI FELTRE" (clicca qui per vederlo)

Questa mattina (14luglio 2009) c'era anche una delegazione del Comitato Prà Gras in piazza Dante a Trento all'ingresso del Palazzo della Regione
Era infatti in discussione una mozione di Roberto Bombarda che chiede la sospensione dell'iter del contestato progetto di collegamento funiviario tra San Martino di Castrozza e Passo Rolle, per aprire finalmente un ampio e partecipato tavolo di confronto sulle alternative possibili.
Molte le associazioni e i comitati presenti.. ora aspettiamo buone notizie !!!

(tra le tante bandiere e voci anche quella del Comitato Prà Gras)







E LE BUONE NOTIZIE SONO ARRIVATE: oggi a proposta del consigliere dei Verdi Roberto Bombarda è stata accolta dall'assessore all'ambiente trentino Alberto Pacher. La proposta di collegamento sciistico fra Passo Rolle e San Martino attraverso la riserva naturale di Colbricon è superata. NON SI FARA'
TUTTI ASSIEME ABBIAMO VINTO !!!!!!!!!!!!!!!

giovedì 9 luglio 2009

VOLANTINO sul G.A.S. FOTOVOLTAICO


PROPRIO IN QUESTI GIORNI INIZIA LA DISTRIBUZIONE DI UN VOLANTINO (autoprodotto con l'Ass. Arianova - l' ASS. GrilliBelluno e il GAS di Feltre) PER INFORMARE I CITTADINI E FAR CONOSCERE LA NOSTRA INTERESSANTE INIZIATIVA. CON GRANDE SODDISFAZIONE CONSTATIAMO CHE GIORNO DOPO GIORNO SEMPRE PIù PERSONE ADERISCONO E/O CHIEDONO INFORMAZIONI. ATTUALEMNTE IL NOSTRO GAS AUTOGESTITO SUL FOTOVOLTAICO E' TRA I PIù GRANDI D'ITALIA. DIS EGUITO LE DOMANDE/RISPOSTE INSERITE NEL VOLANTINO:

1)Cos’ è un impianto FOTOVOLTAICO?
è un impianto elettrico che sfrutta l'energia solare per produrre energia elettrica mediante effetto fotovoltaico.
2) Cos’ è un Gruppo di Acquisto solidale?
è un gruppo di cittadini che condividono conoscenze, esperienze, energie per effettuare acquisti, per costruire progetti o un iniziative comuni
3) E’ conveniente fare un impianto fotovoltaico?
Indubbiamente si, dato che si può ancora usufruire (fino al dicembre 2010) del “CONTO ENERGIA” (l’incentivo più conveniente del mondo) e contemporaneamente si riescono a spuntare ottimi prezzi per la realizzazione dell’impianti stesso (specie in gruppo) e interessanti agevolazioni e garanzie
4)Che vantaggi ci sono per chi fa l’impianto fotovoltaico?
Innanzitutto non paga l’energia elettrica che consuma per i prossimi 20anni, inoltre l’energia prodotta ed immessa in rete viene pagata, per vent’anni (dal Gestore Servizi Elettrici) ad un prezzo che varia da 0,48 a 0,36 euro x kWh a seconda del tipo di impianti installato (ricordiamo che il prezzo attuale dell’energia elettrica consumata è di circa 0,18 euro/kWh)
5) Ma quanto costa installare un impianto fotovoltaico?
coloro che aderiscono a questo gas potranno avere un impianto completo da 3 kwp, chiavi in mano, indicativamente a 14.000 euro (IVA compresa) assieme ad una serie di agevolazioni per l’assicurazione e l’eventuale finanziamento.
6) E chi non dispone di questa cifra?
Il GAS ha già avviato una serie di contatti e spuntato ottime condizioni da alcune banche, tanto che possiamo dire che l’istallazione di un impianto fotovoltaico sarà A COSTO ZERO ! (la rata del finanziamento coperta dall’incentivo)
7) Ma aderire a sto progetto ha solo finalità economiche?
Certo che no, vogliamo infatti ribadire che la nostra scelta è soprattutto dettata da una sensibilità verso l’ambiente, la salute, la partecipazione ed autogestione dei cittadini, che dal basso fanno scelte Politiche(con la P maiuscola), dimostrando che una “indipendenza energetica delle famiglie è possibile.
Inoltre, questo progetto prevede anche che a installare le decine di impianti previsti siano delle piccole aziende locali al fine di consentir loro di svilupparsi, attrezzarsi e radicarsi in questo settore.
8) Che zona è interessata da questo Gas-fotovoltaico?
E’ un progetto che nasce dall’esperienza e dall’intuito dell’ Associazione Arianova di Pederobba, che si è esteso anche alla prov. di Belluno grazie alla collaborazione con il GAS di Feltre, i Grilli Belluno e il Comitato Prà Gras. E’ comunque aperto a tutti quei cittadini che vogliono conoscere, capire, condividere e costruire assieme agli altri.
Attualmente questo GAS ha coinvolto oltre 60 famiglie ed è uno dei GAS auto gestiti (sul fotovoltaico) più grandi d’Italia
9) Per adesioni e informazioni?
Può aderire chiunque e l’adesione non è vincolante fino alla stipula del contratto. (si stima di avviare i lavori da settembre)
Per informazioni: Ass.AriaNova gas@associazionearianova.it
…….. Comitato Prà Gras - ariaprotetta@tiscali.it – 3336889954
…....ASSOCIAZIONE GRILLIBELLUNO - gas@grillibelluno.it
(è disponibile anche un video di una serata tenuta a Feltre)

..E INOLTRE CLICCA QUI PER LEGGERE ARTICOLO DI IERI PUBBLICATO DAL CORRIERE DELLE ALPI

.........MA ANCHE: IMPORTANTE INIZIATIVA ORGANIZZATA DAGLI AMICI PRIMIERO VIVA, ALLA QUALE ADERIAMO E PARTECIPAEREMO: "MARTEDì 14 LUGLIO, PRESIDIO EPR LA SALVAGUARDIA DEL COL BRICON" (leggi articolo)

martedì 7 luglio 2009

NOTIZIE VARIE DAI TERRITORI MONTANI

Un video riassume la storia dell’Altanon



Se qualcuno credeva che il nostro gruppo, nato su Facebook percontrastare il progetto del nuovo Altanon, si fosse fermato sisbagliava di grosso. In questo mese in cui non se n’è parlato (vistoche l’argomento era stato rinviato a dopo le elezioni) abbiamo volutoriassumere la storia del progetto nuovo Altanon in un video, delladurata di 20 minuti, disponibile anche su Youtube. Gli avvenimentigiorno per giorno, trascritti per filo e per segno, dalla simulazionedell’architetto Grossi apparsa sulla stampa (elaborazione che hascatenato la reazione di molti e la nascita del gruppo facebook), airinvii della discussione, al mancato coinvolgimento della popolazionenelle scelte strategiche della città, alla pronta mobilitazione deicittadini al consiglio comunale, fino alla scadenza dei dirittiacquisiti dall’immobiliare Pontalpi. Il tutto senza tralasciare icommenti, le prese di posizione e le mosse degli amministratori locali,che hanno cercato o di portare avanti il progetto così com’era o dibloccarlo in qualche maniera per un’ulteriore valutazione, vista lacrescente protesta della cittadinanza.
Nel video abbiamo rivoltoparticolare attenzione a ciò che ha fatto il nostro gruppo, che si èbattuto contro il progetto sia nel mondo virtuale (con una belladiscussione sulla riqualificazione alternativa dell’area in questione)sia nel mondo reale (con la campagna di volantinaggio e le intervisteai professori Salzano e Patassini). Abbiamo riassunto, quindi, i tremesi di “battaglia” che abbiamo portato avanti da marzo a giugno; unabattaglia considerata da molti sempliciotta e degna di poca attenzione,tanto che ci hanno persino “sfidato” sull’effettiva validità di questaprotesta. Siamo fieri di aver contribuito energicamente a farriflettere i cittadini e i nostri amministratori sul progetto ed arinviarne l’approvazione. Noi, i “moschettieri” di facebook (questo ilsoprannome che “Il Gazzettino” ci ha attribuito), non ci fermiamo econtinuiamo la nostra battaglia. Ora, visto che i dirittidell’immobiliare Pontalpi sono scaduti, chiediamo che si riparta dazero, riqualificando l’area in altra maniera. E, come già detto,proponiamo di scegliere la strada della collaborazione con lo Iuav diVenezia, innescando un vero e proprio processo partecipativo volto aredigere un nuovo progetto che tenga conto delle esigenze dei cittadinidi Feltre, che vogliono dare a quell’area una destinazione a parcourbano, a verde pubblico, con dei servizi per la collettività(parcheggi, un auditorium…). La stessa destinazione che diceva divolere il sindaco Vaccari.

A nome del gruppo facebook Riccardo Sartor - Laura De Riz

..A PROPOSITO DI INCENERITORI (da TRENTO) .. "Evviva! Il prossimo Premio Nobel per la chimica sarà in provincia di Trento! A questo punto possiamo esserne sicuri, viste le ultime sparate di quelli che vengono definiti "esperti" della Provincia. Sicuramente tale ambito premio sarà vinto da loro, visto che sono riusciti a smentire uno dei principi su cui si basa l'universo e che permette ad ogni cosa di esistere così come la conosciamo, una frase ormai appartenente al linguaggio comune, una legge che il chimico Lavoisier ricordò oltre 2 secoli fa: "nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma". Leggo infatti le recenti affermazioni di tali eminenti scienziati che si permettono di dire (nella loro ignoranza, a questo punto) che quest'opera non inquinerà. Se questo fosse vero, le loro geniali menti avrebbero realmente smentito la legge della conservazione della massa e dell'energia... (leggi tutto l'articolo)
..E DA PIACENZA..."incendio all'inceneritore di Piacenza e i media tacciono(leggi tutto)

domenica 5 luglio 2009

PERICOLO AMIANTO A FONZASO


FONZASO L’ampio edificio delle "ex pollerie" risulta costruito ancora con il materiale tossico
È guerra ai vecchi edifici in eternit
Il gruppo di opposizione chiede al sindaco che avvenga la bonifica ordinata dalla Finanza
Il pericoloso eternit continua a minacciare Fonzaso. Non sono state ancora bonificate le costruzioni, in particolare i capannoni degli ex allevamenti di polli, che erano stati costruiti con l’inquinante materiale. Sono passati tre anni dall’intervento della Guardia di Finanza di Bolzano, dalla denuncia dell’Arpav e dall’ordinanza emessa dal Comune, ma è tutto ancora “all’aria aperta”. A lanciare l’allarme i consiglieri d’opposizione Virgilio Dal Pan, Luca Ferrari e Mauro Fantinel, che chiedono una decisa risposta da parte del sindaco Gianluigi Furlin. In campagna elettorale era stato promesso che la bonifica sarebbe avvenuta entro fine giugno, ma ancora nulla è stato fatto da parte della proprietà delle “ex pollerie”.
«Si è parlato molto negli ultimi mesi della “questione amianto” nel Feltrino e a Fonzaso – scrivono i consiglieri - il problema esiste, inutile negare: occorre lavorare celermente e risolverlo con azioni precise e informando i cittadini delle soluzioni scelte. Ancora oggi gli abitanti, in particolare quelli residenti in via degli Alpini ed in prossimità delle “ex pollerie”, vivono una situazione di disagio e di pericolo per la presenza dello stabile con coperture in “eternit” in cattivo stato. Si rende necessario dunque un deciso intervento del sindaco che, in particolar modo in campagna elettorale, aveva promesso quale termine entro cui sarebbe stata completata la bonifica dei capannoni il 30 giugno 2009».
«Andrò ancora a verificare – replica Furlin - ci sono stato un mese e mezzo fa e i proprietari mi avevano promesso che sarebbero partiti con la bonifica. I metri quadri sono tanti e serve un impegno economico, l’importante è che non ci sia pericolo. Controllerò ancora, c’è un’ordinanza da far rispettare».
(CI PERMETTIAMO DI SEGNALARE CHE:
- ESSITE UNA LEGGE REGIONALE CHE DA FONDI E INCENTIVI PER LO SMANTELLAMENTO DELL'AMIANTO..
E RICORDIAMO CHE:
- L'AMIANTO(in questo caso sottoforma di eternit)E' UNA MINACCIA MOLTO SERIA ALLA SALUTE DEI CITTADINI
- CHE IL MASSIMO RESPONSABILE DELLA SALUTE DEI CITTADINI E' IL SINDACO
- CHE IL SINDACO DURANTE IL CONFRONTO PUBBLICO PRE ELETTORALE AVEVA PROMESSO SI SAREBBE IMPEGNATO A RISOLVERE TUTTO QUANTO PRIMA
..ALLA LUCE DI TUTTO CIO'..ASPETTIAMO RISPOTE IMMEDIATE !!!!!!!

mercoledì 1 luglio 2009

OTTIMAMENTE RIUSCITA LA SERATA SUL FOTOVOLTAICO

Serata davvero molto partecipata (la sala Ocri era gremita) quella organizzata dal GAS di Feltre, dai Grilli di Belluno e dal Comitato Prà Gras sul Fotovoltaico e sulla costituzione di un Gruppo di Acquisto Solidale legato ad esso.
Molto del merito della riuscita della serata va ai due oratori dell’Associazione Arianova che hanno saputo parlarci sia del fotovoltaico che della loro esperienza diretta in maniera molto chiara,pratica e completa, rispondendo anche a molte domande poste da un attento pubblico

D’ obbligo una presentazione dell’ Associazione Arianova, sorta a Pederobba (TV) per capire il reale impatto inquinante sul territorio e sulla salute della gente del locale cementificio (dove vengono bruciate 5 Tonnellate all’ora di e 60.000 all’anno di pneumatici e una quantità analoga di PetCoke) e che ora si interessa anche di una serie di altre questioni legate alla sostenibilità ambientale (recupero rifiuti,
energie alternative, mobilità, legalità..)

Molto forte, puntuale e precisa anche la critica agli inceneritori Che oltre ad essere dannosi per l’ambiente e la salute dei cittadini usufruiscono (in modo improprio) di massicci finanziamenti, cosa che provoca la messa in infrazione dell’ Italia da parte dell’ Europa. Va infatti agli inceneritori la maggior parte dei fondi del Conto Energia che dovrebbe invece finanziare le fonti energetiche rinnovabili.(Conto Energia che paghiamo noi con un prelievo sulle nostre bollette
elettriche)

Mauro Moretto di Arianova ci ha poi spiegato cosa siano il Conto Energia, il GSE, di come funziona un impianto fotovoltaico e della loro esperienza di GAS. Sicuramente la situazione attuale è molto favorevole al fotovoltaico dato che oltre a un incentivo molto interessante (il migliore in Europa) c’è un progressivo calo dei prezzi dell’impianto stesso E’ importante sapere che l’energia che viene prodotta dal nostro impianto viene immessa nella rete e pagata (per venti anni) da un prezzo
che va da 0,48 a 0, 36 euro x kilowattora (a seconda del tipo di impianto) e che tutta l’energia che noi consumiamo non la pagheremo.
A tale convenienza si aggiunge anche quella di far parte di un GAS (uno tra i Gas autogestiti più grandi del Veneto e d’Italia) che si appresta a far realizzare oltre 50 impianti (per una produzione superiore a 150 Kwp).
Una convenienza determinata dal prezzo di realizzo dell’impianto (UN IMPIANTO COMPLETO, CHIAVI IN MANO VERRA’ PAGATO circa 4000 euro a Kw) ma anche da una serie di agevolazioni, garanzie e tutele che impiantisti, assicurazioni e banche (per coloro che volessero accedere a finanziamenti per pagare l’impianto).

Ovviamente non è stato tralasciato l’aspetto fondamentale di un GAS e cioè che alla base di determinate scelte vi è una sensibilità verso l’ambiente, la salute e la partecipazione ed autogestione dei cittadini che dal basso fanno e determinano scelte Politiche (con la P maiuscola).
Inoltre, questo progetto prevede anche che a installare le decine di impianti previsti siano delle piccole aziende locali al fine di consentir loro di svilupparsi, attrezzarsi e radicarsi in questo settore.
Non è mancata una forte critica verso chi punta sul nucleare e ai troppi Comuni che non fanno alcun tipo di informazione e servizio per i cittadini affinché conoscano e usufruiscano di questa importante e conveniente opportunità. Va comunque detto che rappresentanti dei comuni di Lentiai e Ponte nelle Alpi si sono dimostrati interessati al progetti

Abbiamo registrato la serata e raccolto tutte il materiale a disponibile. Ovviamente mettiamo tutto cio’ a disposizione di chi è interessato sia al GAS che ad approfondire conoscenze relativa al fotovoltaico.
Per info contattare:
il Comitato Prà Gras (ariaprotetta@tiscali.it)
l’Associazione Arianova gas@associazionearianova.it (sito)
i Grilli Belluno (sito)
il GAS di Feltre

Siamo anche intenzionati a proporre quanto prima altre serate anche su altri temi di interesse comune