venerdì 28 novembre 2008

A PROPOSITO DI... SWAP

CI FA PIACERE DI DARE SPAZIO ALL'INTERNO DEL BLOG AD UNA RIFLESSIONE DI LUCA FERRARI (componente del Comitato) SULLA QUESTIONE "SWAP a FONZASO". CONDIVIDIAMO APPIENO LA SUA RIFLESSIONE E COME COMITATO AGGIUNGIAMO CHE:

Auspichiamo una profonda e attenta riflessione e diffusione del documento della Corte dei Conti,affinchè tutti i cittadini siano adeguatamente informati
Come comitato non possiamo non rilevare, per l'ennesima volta, che questioni di così vitale importanza vengono discusse e decise tra poche persone(e in questo caso con decisione nemmeno condivise).
Sia che si parli di fonderia che di impianti di risalita sul M. Avena che di swap i
cittadini vengono tenuti ai margini e spesso informati in modo molto sommario Speriamo vivamente che "strigliate" come quelle della Corte dei conti inducano a una maggiore riflessione e ponderazione..ma soprattutto a un coinvolgimento di tutti i cittadini (che han più volte dimostrato, partecipando massicciamente alle nostre iniziative di voler essere parte attiva nella vita del Comune)
.................................................... scritto da Luca Ferrari..
Nei giorni scorsi i giornali locali hanno parlato della situazione relativa al contratto di SWAP del Comune di Fonzaso.
Nel mesi di ottobre infatti la Corte dei Conti ha deliberato in merito (dopo un periodo di indagine iniziato a maggio)

La Corte dei Conti ha evidenziato che:
- è stata presa una decisione così importante senza che fosse discussa in Consiglio Comunale
- non siano state considerate e valutate le riserve del Responsabile finanziario e del revisore dei conti del Comune che dichiaravano PERICOLOSA ed ERRATA la scelta di quel contratto, né il parere del vice-Sindaco anch’egli contrario. Da ciò’ che dichiara la Corte dei Conti sembra aver prevalso la posizione del Segretario Comunale, che a detta della stessa Corte dei Conti “era invece dell’avviso che si dovesse procedere rapidamente alla sua sottoscrizione”
- non si comprende poi, come rilevato dalla Corte dei Conti, il perché non sia stata fatta una scelta vagliando diverse proposte concorrenti. Ma si è presa in considerazione solo la proposta della Banca con cui è stato stipulato il contratto, senza chiedere nemmeno una valutazione di un consulente esterno
- il Comune nel contratto e su PRESSIONE della BANCA (come dichiara la Corte dei Conti) si sia dichiarato “operatore qualificato” cioè “esperto in materia finanziaria” e quindi non tutelato come una normale controparte. Proprio quando lo stesso Responsabile Area Finanziaria aveva dichiarato alla Banca di non avere le competenze necessarie in materia.
Appare quindi che oltre ad aver sottoscritto un contratto molto svantaggioso (come testimoniato dalla stessa Corte dei Conti) che carica sul Comune un maggiore rischio, l’ Amministrazione avrebbe agito senza far passare la decisione in Consiglio Comunale e senza dare ascolto alla parte tecnica (cioè il responsabile dell’area amministrativa e il revisore dei conti) che era contraria alla decisione presa
Pur leggendo sui giornali locali che, a detta degli amministratori, “è tutto a posto”.. qualche dubbio resta

giovedì 27 novembre 2008

«Monte Avena, senza acqua soldi sprecati»

Ci ha fatto piacere, leggendo oggi il Gazzettino, che non siamo i soli ad avere certi dubbi sugli ingenti investimenti pubblici sugli impianti del Monte Avena..
"Secondo il sindaco di Sovramonte Armando Scalet prima di investire su altre strutture turistiche si deve risolvere il nodo "innevamento"
(M.G.) Investire sullo sviluppo turistico del monte Avena? Soldi sprecati se non si riuscirà a portare l'acqua necessaria per l'innevamento artificiale. Ne è convinta l'Amministrazione comunale sovramontina, che pone alcune condizioni prima di investire la propria quota (75 mila euro) per il collegamento degli impianti sciistici. Intervento finanziato in parte dalla Regione e in parte da un progetto della Comunità Montana che prevede il contributo ecomonico dei Comuni di Sovramonte, Pedavena, Feltre e Fonzaso. «É inutile creare collegamenti alla sommità se poi non va la seggiovia perché non c'è neve - spiega il sindaco Armando Scalet - noi crediamo nello sviluppo turistico: in tre anni abbiamo investito sul monte Avena 120 mila euro. Prima di effettuare quest'altro intervento chiediamo che sia riformato il piano degli interventi». La minoranza non ci sta e attacca. «Sarebbe giusto che prima di decidere se tirarsi indietro o no in questo progetto, ci fosse un passaggio in consiglio comunale - spiega il consigliere Danilo Moretton - coinvolgendo la cittadinanza e chi ha attività economiche. Il Comune di Sovramonte rischia di isolarsi rispetto agli altri Comuni. Si dimentica poi che ci sono possibilità anche in altre stagioni: non c'è solo l'inverno e il problema della neve. Si parla tanto di albergo diffuso e di sviluppo del territorio e poi ci si tira indietro negli investimenti».

mercoledì 26 novembre 2008

..E' TEMPO DI "PUPAZZI"...

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO..ai fonzasini non manca certo ironia, fantasia e creatività...







ED INOLTRE, PER NON DIMENTICARCI DELL'INVERSIONE TERMICA CHE GRAVA SULLA NOSTRA VALLE.. sia con che senza neve... la cappa..

domenica 23 novembre 2008

Fine settimana intenso per il comitato “prà gras” (No Fonderia-STOP Nocività).

Venerdì mattina una delegazione del comitato si è recata dinnanzi al tribunale di Bassano per portare la propria solidarietà e vicinanza al comitato “per la difesa del territorio e della salute” di Tezze sul Brenta. In discussione, presso il tribunale la decisione o meno di archiviare l'inchiesta sulle presunte vittime (14 ) da cromo esavalente all'ex Tricom ed ex-Galvanica Per opporsi a questa eventualità e per sostenere nella loro causa i famigliari dei lavoratori deceduti, un centinaio di persone hanno presidiato il tribunale. Erano presenti anche numerosi rappresentanti del Comitato Difesa Salute di Sesto S.Giovanni (Mi), impegnati da molto tempo nella cause di morte per amianto alla Breda Fucine, il Coordinamento dei Comitati difesa ambiente della Lombardia, comitati di lotta per la difesa dell'ambiente di Mogliano Veneto e di Feltre, una rappresentanza del comitato "Prà Gas" No Fonderia di Fonzaso (BL), e i rappresentanti del presidio permanente di san Pietro di Rosà. ( http://salutetezze.splinder.com )

Sempre venerdì alcuni di noi si sono recati a Cesiomaggiore, dove, presso il Museo di Serravella si è tenuto un interessante incontro che partendo dalle potenzialità dell’agricoltura bellunese ha poi cercato di focalizzare l’attenzione e aprire una discussione sull’ impianto di un meleto intensivo (20ettari) a Calliol (http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Belluno&Codice=3990788&Data=2008-11-23&Pagina=10)

Siamo fermamente convinti che sia molto importante una condivisione di conoscenze, esperienze, contatti energie e di reciproca solidarietà tra i diversi comitati di cittadini che dedicano loro tempo, risorse, energia alla tutela dell’ambiente del territorio, della qualità della vita

L’azione del comitato prosegue ovviamente anche nel territorio fonzasino. Stiamo infatti lavorando per dare un seguito alla riuscitissima serata del 23ottobre scorso.

L’idea è quella di organizzare delle serate aperte alla cittadinanza tutta, con tecnici ed esperti sulle questioni che hanno suscitato maggiore interesse in quell’ occasione. L’invito che rivolgiamo a tutti e quello di dare suggerimenti e proporre tematiche e questioni dato che è vitale che questi siano appuntamenti che vedano la partecipazione attiva e il coinvolgimento di tutti i fonzasini

Per il momento stiamo lavorando sulle seguenti questioni:

proposte inerenti l’area industriale, inquinamenti e nocività nel territorio fonzasino, piano di assetto del territorio, potenzialità e proposte riguardanti l’agricoltura.

giovedì 6 novembre 2008

DURANTE, MA ANCHE DOPO, LA RIUSCITISSIMA SERATA DEL 23OTTOBRE SCORSO IN MOLTI HANNO MANIFESTATO INTERESSE PER LE PROPOSTE DEL COMITATO TESE A ORGANIZZARE UNA SERIE DI SERATE ED INIZIATIVE AL FINE DI COINVOLGERE I CITTADINI, A MONITORARE IL TERRITORIO E AD AVVIARE PERCORSI CONDIVISI, INIZIATIVE CHE DIANO LA POSSIBILITA' AI CITTADINI DI ESSERE INFORMATI E DARE IL LORO CONTRIBUTO IN TERMINI DI IDEE, CONOSCENZE, ESPERIENZE, PROPOSTE..DAR VITA CIOE' A DEI LUOGHI DI PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZZIONE CONDIVISA..COSA CHE è FINORA MANCATA A FONZASO.
MOLTE LE IDEE AVANZATE.. DA UN APPROFONDIMENTO (COINVOLGENDO ANCHE TECNICI ED ESPERTI) SULLA QUESTIONE "NOCIVITA' E INSALUBRITA'" A UN RIPENSAMENTO DELL' AREA INDUSTRIALE DI FONZASO (COINVOLGENDO GIOVANI UNIVERSITARI E TECNICI,MA GUARDANDO ANCHE A FELICI ESPERIENZE CONCRETIZZAE IN ALTRE AREE). SENZA PERO' DIMENTICARE LE POTENZIALITA' AGRICOLE E AMBIENTALI DEL TERRITORIO CHE CI OSPITA.
UN CAMMINO DI PROPOSTA E CONOSCENZA CHE OVVIAMENTE E' APERTO AD OGNI SUGGERIMENTO E CHE è SOPRATTUTTO BASATO SULLA PARTECIPAZIONE E IL COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI.

mercoledì 5 novembre 2008

PESTICIDI A 100 METRI DALLE CASE

MENTRE PROCEDE MOLTO BENE ANCHE A FONZASO(I MODULI LASCIATI SON PRATICAMENTE COMPLETATI) LA RACCOLTA FIRME PROMOSSA DAL COMITATO "CHIMICA FREE" DI CESIOMAGGIORE, GIUNGONO DAL TRENTINO NOTIZIE CHE NON CI POSSONO LASCIARE INDIFFERENTI
VI RICORDIAMO INOLTRE CHE IL GIORNO 21 NOVEMBRE SI TERRA' A CESIOMAGGIORE UNA SERATA PUBBLICA SULLA QUESTIONE "MELETI INTENSIVI"

Troppi quintali di pesticidi spruzzati dagli atomizzatori vicino alle abitazioni. Occhio e croce, sul territorio di frutteti che circonda Spormaggiore vengono cosparsi non meno di dieci quintali all'anno di prodotti chimici per debellare insetti e parassiti. Così anche a Spormaggiore una ventina di agricoltori hanno aderito ai comitati di valle per il diritto alla salute ed hanno inviato una lettera all'amministrazione comunale nella quale chiedono che sia imposta una distanza di cento metri dalle abitazioni per l'uso delle sostanze chimiche ed anticrittogamici. Il gruppo di famiglie di Spormaggiore, che fa riferimento a Nicoletta Lochner , mette subito in chiaro che intende fare un'opera di informazione e sensibilizzazione sull'opinione pubblica, ben lungi dal voler provocare inutili polemiche; come negli altri paesi dove i comitati di valle hanno già preso piede, si vuol far sapere alla gente come possano convivere l'agricoltura intensiva, l'ambiente ed i centri abitati. Diversi comuni della val di Non hanno già adottato delle ordinanze specifiche che regolano l'utilizzo dei fitosanitari in prossimità di abitazioni, luoghi pubblici e pertinenze private. Le ricerche scientifiche, infatti, dimostrano che, dopo l'impiego di atomizzatori per l'erogazione dei pesticidi, a 50 metri di distanza dai campi trattati ben il 45% di principi attivi supera la soglia di sicurezza per la nostra salute, valore che scende al 3% a 100 metri di distanza. Dal momento che i trattamenti fitosanitari vengono sistematicamente eseguiti per un periodo che va dai sei agli otto mesi all'anno, il gruppo di Spormaggiore, seguendo l'esempio degli altri paesi dove già operano i comitati di valle, ha inviato la richiesta in Comune affinché, già dalla primavera del 2009, venga istituita la fascia di rispetto tra le abitazioni ed i frutteti dove proibire l'irrorazione di antiparassitari ed altre sostanze chimiche. L'associazione nazionale «Medici per l'ambiente», tra l'altro, ha già inoltrato ai ministeri delle politiche agricole e della salute la richiesta per una moratoria completa dell'uso dei pesticidi nelle aree frequentate abitualmente dai bambini ed in tutte le aree pubbliche, indicando in un raggio di almeno 100 metri dal confine delle aree agricole, la distanza di sicurezza per la salute pubblica.L'Adige, 04/11/2008